Il tempo stringe: Giuseppe Conte capo politico del M5S prima di Pasqua

Giuseppe Conte potrebbe sciogliere ufficialmente la riserva in questa settimana e accettare l’incarico di nuovo capo del Movimento 5 stelle. Ma gli ostacoli sono già tanti. 

Giuseppe Conte capo politico del Movimento 5 stelle? Sì, e dopo Pasqua. Dopo l’investitura ufficiale ricevuta da Beppe Grillo, l’ex Premier si è messo a lavoro al suo piano per cambiare il Movimento 5 Stelle e avrebbe già individuato, come suoi principali interlocutori, proprio Beppe Grillo e l’ex segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti. Tuttavia, Conte avrebbe già messo in chiaro le cose lanciando un ultimatum: o i grillini accettano il suo documento senza riserve, oppure è pronto a rinunciare a questa nuova esperienza. Una posizione ferma che sembra aver incontrato il beneplacito di Beppe Grillo che, a sua volta, stringe i suoi tempi. “Conte è meraviglioso, presto voteremo, non appena avremo una piattaforma” , ha detto in videoconferenza con i pentastellati.

Leggi anche: La regola dei due mandati mette in crisi il Movimento: per Conte una prima bomba da disinnescare

Secondo le indiscrezioni, Giuseppe Conte sarà leader del M5s già prima di Pasqua. Infatti, nel weekend ci sarebbero stati dei contatti tra i grillini per stringere sui tempi. L’ex presidente del Consiglio potrebbe sciogliere ufficialmente la riserva in questa settimana. dopo l’investitura ufficiale ricevuta da Beppe Grillo, l’ex Premier si è messo a lavoro al suo piano per cambiare il Movimento 5 Stelle e avrebbe già individuato, come suoi principali interlocutori, proprio Beppe Grillo e l’ex segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti. Tuttavia, Conte avrebbe già messo in chiaro le cose lanciando un ultimatum: o i grillini accettano il suo documento senza riserve, oppure è pronto a rinunciare a questa nuova esperienza.

Leggi anche: Letta e Conte aprono i cantieri dell’alleanza, ma resta l’;ostacolo della Raggi a Roma

Italia più 2050

Resta in piedi, quindi, l’associazione “Italia Più 2050”, che sostiene la leadership di Conte. Hanno aderito Andrea Villano, amministratore di Omi e tre consiglieri regionali pugliesi. L’associazione è nata con l’intenzione di promuovere la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile. Giuseppe Conte vorrebbe costruire un partito “scalabile”, con referenti territoriali, guardando ai Verdi Europei e dando grande risalto al tema della formazione. Ma gli ostacoli sono tanti e, dopo Rousseau, ora c’è da risolvere la questione dei mandati.

La scelta di Grillo ha già messo Giuseppe Conte tra due fuochi. Se l’ex Premier non smentisce Grillo, avrà contro i parlamentari al secondo mandato per due anni. Neanche arrivato, Giuseppe Conte si ritroverebbe a dover frenare un terremoto e i malcontenti. “Blindare i 2 mandati ora è una scelta suicida: si tratta in pratica di mandare al macero chi dovrebbe sovvenzionare il ‘nuovo’ Movimento. Se Conte avalla la scelta di Grillo, il partito se lo fa da solo“, riferisce un big pentastellato all’Adnkronos. Un altro ostacolo si chiama Rousseau, ma intanto acqua calma non passa nel Movimento, sempre più in subbuglio.

Impostazioni privacy