Aurora Ramazzotti indignata contro il “Catcalling”: “Ci rendiamo conto?”

Aurora Ramazzotti punta il dito contro il Catcalling, portando all’attenzione  un fenomeno da sempre esistito e  che non è per niente piacevole per la vittima: le molestie verbali in strada. Ecco cosa è accaduto alla figlia di Michelle Hunziker e Eros Ramazzotti. 

Succede ancora nel 2021

Adesso si chiama “Catcalling”, per essere in sintonia con i tempi che corrono sull’uso spropositato delle parole inglesi, ma in realtà le molestie di strada sono sempre esistite, in particolare ai danni delle donne. Aurora Ramazzotti ne ha avuto un’esperienza diretta, che ha subito denunciato attraverso i social.

 “Ci rendiamo conto che nel 2021 succede ancora così di frequente?”, chiede la Ramazzotti ai suoi follower. La Web Influencer si presenta stanca e sudata dopo i suoi allenamenti e racconta di essere stata vittima di commenti indesiderati dai passanti incrociati per strada, solo per essersi tolta la felpa per fare un pò di sport.

Il Catcalling è un reato

Sono per lo più molestie verbali costituite da commenti, soprattutto apprezzamenti, a volte imbarazzanti, oppure gesti, fischi e chi più ne ha più ne metta. Spesso li abbiamo visti nelle commedie all’italiana, nei film in bianco e nero, “altri tempi” sembrerebbe da dire e invece no. Questo genere di comportamento, che per la vittima ha un effetto di una vera e propria violenza, esiste ancora. Può succedere anche agli uomini anche se una ricerca della Harvard Law Review, come fa sapere FanPage, sostiene che nella maggior parte dei casi a riceverla sia una donna da parte di un uomo.

Dal 2018 questo tipo di violenza è diventato un reato. E’ stato il governo Macron a fare da apripista approvando il disegno di legge che punisce con una sanzione chi rivolge commenti non richiesti a donne per strada.

Uno ampio studio internazionale della Cornell University nel 2014 e dell’associazione Hollaback! ha riportato che la maggior parte delle donne ha avuto una prima esperienza di Catcalling durante l’adolescenza.

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La denuncia di Aurora Ramazzotti

“Sono l’unica che ne è vittima costante?“, domanda Aurora Ramazzotti attraverso le sue stories, rivolgendosi ai suoi follower.  “Nonostante io sia una che in genere si veste da maschiaccio”. Specifica. Successivamente arriva la denuncia: “Appena mi metto una gonna o mi tolgo la giacca sportiva mentre sto correndo perché fa caldo, devo sentire i fischi o i commenti sessisti? Mi fa schifo”, spiega. “Se sei una persona che lo fa e stai vedendo questa storia, sappi che fai schifo”.

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Aurora Ramazzotti che ha un account Instagram di 2,1mil follower, tratta spesso temi attuali, che riguardano particolarmente i suoi coetanei o le giovani donne. Lo fa con la simpatia e la spontaneità che la contraddistingue, ricevendo sempre il consenso e la stima dei follower.

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