Alessandra Amoroso, la confessione: “Mi violentavo psicologicamente. Adesso so chi sono”

In occasione dell’imminente uscita del suo nuovo album, Alessandra Amoroso racconta una nuova fase della sua vita tra emozioni sempre forti e una rinnovata consapevolezza di sé.

Martedì 6 aprile Alessandra Amoroso è protagonista del secondo Artista-day, l’iniziativa di Corriere e Radio Italia che sui loro canali omaggiano una star della canzone per 24 ore. Elemento centrale all’interno del format è l’intervista esclusiva condotta dagli speaker Mauro Marino e Manola Moslehi, con Andrea Laffranchi. In questa occasione la vincitrice dell’ottava edizione di Amici ha raccontato il suo lockdown e di come questo si sia “messo in mezzo” tra lei e il suo nuovo album in uscita il 7 aprile e anticipato dai singoli “Piuma” e “Sorriso grande”.

La vita e la pandemia

I videoclip di entrambi i brani sono girati nello stesso appartamento, quel luogo che per tutti da un anno a questa parte è diventato lo spazio in cui si svolge la maggior parte della attività quotidiane. Mentre “Piuma” è freddo e buio, in “Sorriso grande” si torna a “vivere a colori” secondo quell’energia ed esplosività che ha sempre caratterizzato Alessandra Amoroso. Eppure, anche per la cantante il lockdown non è stato una passeggiata: “Avevo l’esigenza di raccontarmi e raccontare questo periodo. Ho sempre portato avanti entusiasmo ed esplosività, poi l’anno scorso è arrivato quel momento uguale per tutti che ha chiuso la mia energia in un cassetto”, racconta la cantante.

“Ho avuto paura e con quel sentimento ci ho convissuto da sola in casa con il mio cane Pablo come unico affetto. Ho avuto paura del buio e della solitudine, l’assenza della famiglia e degli amici mi ha spento, l’interruttore delle emozioni era su off”.

LEGGI ANCHE: Victoria, bassista dei Måneskin: da bambina ribelle a icona rock

Il percorso di analisi

Nonostante questo, Alessandra Amoroso ha trovato la forza, in questo periodo, di continuare il percorso di analisi iniziato proprio prima del lockdown. Anzi, è stato proprio quest’ultimo a farle acquisire una maggiore consapevolezza di sé: “sono sempre stata il limite di me stessa. Mi davo regole, pensavo sempre che non ce l’avrei fatta, che non meritavo quello che avevo, mi riempivo di autocritiche, mi violentavo psicologicamente. Ho messo un punto e ho voltato pagina. Adesso so chi sono”.

Emozione, passione e fierezza

Una consapevolezza di sé nuova, matura, che tuttavia non ha cambiato l’animo sensibile di Alessandra Amoroso. Pur essendo cresciuta, in lei vive sempre quella bambina che non smette mai di emozionarsi. “Se ne vale la pena piango”, dice l’artista.

Ma soprattutto adesso riesce ad essere pienamente fiera di se stessa: “Guardo al disco di platino di “Stupida” appeso qui in ufficio, vedo quella faccetta pura, e per la prima volta in 12 anni dalla vittoria ad Amici mi guardo alle spalle e sono orgogliosa. In passato spesso mi chiedevo se mi meritassi il successo, sentivo la responsabilità verso chi dormiva in tenda per venire a un mio concerto, mi sentivo in colpa per il tempo non dedicato alla famiglia… Sono cresciuta con mia nonna che aveva l’idea del sudore fisico e del sacrificio. Mi dicevo “ma io non sudo, quindi…”. Ho capito invece che c’è gente che ha bisogno di me quanto ho bisogno io di loro”.

E sicuramente il nuovo disco sarà come una boccata di aria fresca per tutti i suoi fan.

LEGGI ANCHE: Francesco De Gregori compie 70 anni: la vita, il successo e qualche curiosità

Impostazioni privacy