Si suicida in carcere il dirigente Asl arrestato per corruzione

Si suicida in carcere a Vasto lo psichiatra 55enne Sabatino Trotta, dirigente dell’Asl di Pescara arrestato ieri per corruzione. Nel mirino della GdF un presunto appalto pilotato da 11 milioni di euro. Il governatore Marsilio: “Sconvolto”

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Si è suicidato nella notte in carcere a Vasto Sabatino Trotta, 55 anni, lo psichiatra arrestato ieri a Pescara per corruzione. La Procura di Vasto ha aperto un fascicolo sull’accaduto. Ieri mattina la Guardia di Finanza aveva arrestato il dottor Trotta assieme a due responsabili di una cooperativa. Trotta si è impiccato in cella nella notte. Lo conferma il procuratore capo di Vasto, Giampiero Di Florio.

Suicida in cella il dirigente Asl arrestato per corruzione

Trotta era accusato di corruzione, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. Le indagini riguardano una gara d’appalto per l’affidamento della gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere, del valore complessivo di 11 milioni. Trotta era il dirigente del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl e il pm Anna Rita Mantini, che ne aveva chiesto l’arresto, ieri l’aveva definito un “soggetto chiaramente dirottatore dell’iter pubblico ordinario e regolare”.

Alle scorse elezioni regionali il 55enne si era candidato senza però essere eletto. Durante la campagna elettorale aveva conosciuto l’attuale governatore della Regione Abruzzo Marco Marsilio. Il presidente abruzzese, all’Adnkronos, si è detto “scioccato” per “un fatto che mi ha profondamente turbato”.

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Il governatore dell’Abruzzo Marsilio: “Sono sconvolto”

“Ero già sconvolto ieri – ha aggiunto – dopo aver seguito la vicenda giudiziaria: il quadro accusatorio che la Procura ha fatto è durissimo. Oggi lo sgomento è maggiore, soprattutto sul piano umano. Ho conosciuto Trotta durante la campagna elettorale delle Regionali, poco più di due anni fa”.

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E conclude: “Era accreditato, rispettato e benvoluto e ieri ho sperato che riuscisse a provare la propria estraneità ai fatti contestati dalla magistratura. Invece l’epilogo è stato drammatico e sconvolgente. Era il professionista che risolveva le situazioni quando un ragazzo voleva lanciarsi da un viadotto o quando qualcuno si barricava in casa minacciando di fare stragi”.

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