Gli Usa rispondono alla Russia e valutano l’invio di navi da guerra nel Mar Nero

Truppe al confine con l’Ucraina, gli Usa rispondono all’iniziativa della Russia e valutano l’invio di navi da guerra nel Mar Nero. Cresce la tensione, si va verso un nuovo conflitto?

Gli Usa rispondono alla Russia e valutano l'invio di navi da guerra nel mar Nero

Gli Stati Uniti starebbero pensando di rispondere alla decisione della Russia di intensificare la presenza di truppe al confine con l’Ucraina. Secondo quanto riportato dalla Cnn citando fonti qualificate, la Casa Bianca avrebbe infatti deciso di inviare navi da guerra della Us Navy nel Mar Nero per osservare da vicino lo scenario a Nord della Crimea. La flotta della Us Navy opera regolarmente nel Mar Nero e – in base a un accordo siglato nel 1936 – deve dare un preavviso di 14 giorni per varcare l’ingresso dello stretto, di competenza della Turchia. Ma non è chiaro se le autorità americane abbiano già dato questo preavviso.

Truppe al confine con l’Ucraina, cresce la tensione tra Usa e Russia

Quel che è certo è che il massiccio dispiegamento di navi da guerra lancia un chiaro avvertimento chiaro a Vladimir Putin. L’Amministrazione di Joe Biden, come confermato dal portavoce Jen Psaki, guarda infatti con «preoccupazione crescente» la presenza di truppe russe al confine con l’Ucraina, «la più massiccia dal 2014». Al momento, l’indiscrezione della Cnn non trova conferme (né smentite) ufficiali dal Pentagono. Se confermata rappresenterebbe una volta per tutte la conferma del pieno appoggio di Washington nei confronti di Kiev e di un ventilato ingresso nella Nato.

Gli Usa rispondono alla Russia e valutano l'invio di navi da guerra nel mar Nero
Da sinistra: Joe Biden e Vladimir Putin – meteoweek.com

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Ingresso che il Cremlino non vede di buon occhio: «L’ingresso di Kiev nella Nato disintegrerà il Paese». «Vorrebbe dire spararsi un colpo a un piede», ha affermato il consigliere di Putin per l’ Ucraina, Dmitry Kozak. Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelenski si è recato nel Donbass per incontrare le truppe; mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel in una telefonata ha invitato Putin a lavorare per una distensione della situazione. Perché il rischio concreto è che la situazione di tensione sfoci in un nuovo conflitto.

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