AstraZeneca viola gli obblighi contrattuali con l’Europa. Scade anche l’ultimatum della Commissione Ue

Il caso del vaccino AstraZeneca continua. Dopo la sospensione e dopo le varie modifiche alla somministrazione, il vaccino anglo-svedese spaventa ancora e crea rallentamenti alla campagna vaccinale. Una delusione per il vaccino europeo. 

AstraZeneca

I dubbi sui possibili effetti collaterali non sono spariti, dopo il via libera dell’Ema ora una nuova modifica, il vaccino creato per gli under 55 ora può essere somministrato solo agli over 60. In Sicilia “otto cittadini su 10 rifiutano il vaccino AstraZeneca” rivela Musumeci. Anche a livello legale la casa farmaceutica non dorme sogni tranquilli. Infatti, il 19 marzo scorso i legali della Commissione europea avevano inviato un ultimatum per porre rimedi ai ritardi entro 20 giorni. Questo sollecito è scaduto due giorni fa e la situazione dei vaccini AstraZeneca non è ancora migliorata.

La Commission europea aveva infatti intimato la casa farmaceutica che in caso contrario ci sarebbero state delle conseguenze. Il Corriere della Sera rivela la lettera scritta da Sandra Gallina, italiana alla guida della direzione generale Salute, che ha negoziato i contratti sui vaccini. Bruxelles accusa la casa farmaceutica di aver violato il contratto. “A seguito di un’analisi dettagliata di tutte le informazioni siamo giunti alla conclusione che AstraZeneca ha violato e continua a violare le sue obbligazioni contrattuali sulla produzione e la fornitura delle 300 milioni di dosi iniziali per l’Europa.”

Una violazione che continua ancora oggi e la lettera ultimatum da parte di Bruxelles non ha sortito effetti positivi. AstraZeneca ha evidentemente ignorato la lettera che oltre venti giorni non ha rimediato ai ritardi. Ritardi che hanno portato ulteriori disagi ad una campagna vaccinale europea che già vacilla. L’Unione europea aveva posto molta fiducia e speranza sul vaccino anglo-svedese. Producendo un vaccino “casalingo” non avrebbe dovuto dipendere esclusivamente dalle provvigioni delle dosi statunitensi. Ma questa fiducia non è stata ricambiata e sembra essere stata riposta nella casa farmaceutica sbagliata. Il vaccino AstraZeneca rischia di rivelarsi una delusione per l’Ue.

Caos AstraZeneca anche a livello contrattuale, il vaccino europeo ha causato troppi danni all’Ue

Il caso AstraZeneca-Ue: poca chiarezza, e sullo sfondo l’ombra della Brexit - www.meteoweek.com
Il caso AstraZeneca-Ue: poca chiarezza, e sullo sfondo l’ombra della Brexit – www.meteoweek.com – Credit: Pixabay

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I danni sono stati enormi come si legge anche nella lettera. “Vi diamo preavviso di recuperare senza ulteriori ritardi sull’arretrato nella produzione e consegna delle dosi e di mitigare qualunque danni causato». Una intimidazione che presagisce che Bruxelles richiederà un risarcimento danni abbastanza elevato. “La sostanziale violazione dell’accordo di acquisto da parte della vostra azienda può portare a conseguenze drammatiche per la vita, la salute e la libertà di milioni di cittadini europei nella crisi Covid-19». Ma al momento non è dato di sapere l’azienda come si è posta nei confronti di questa richiesta, né come tenterà di difendersi in merito ai ritardi e alla mancata ottemperanza degli obblighi contrattuali. L’Unione europea dal canto suo ha subito un grande colpo avendo versato un sostanziale anticipo ad AstraZeneca solo sulla base di impegni contrattuali.

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Inoltre, AstraZeneca ha promesso le stesse dosi a più committenti pur sottoscrivendo il contrario nel contratto con la Commissione europea. Anche il best reasonable effort, ovvero cercare di rispettare il calendario della fornitura di dosi il più possibile non è stato rispettato. Un passo falso che ne diminuisce la credibilità anche a livello contrattuale, oltre che a livello pratico e scientifico. La dimostrazione sta anche nel suo ritardo nella richiesta di autorizzazione del vaccino presso l’ Ema, un mese dopo rispetto al termine contrattato.

Come se non bastasse, Bruxelles annuncia anche il sospetto che AstraZeneca abbia consegnato le dosi europee al governo di Londra come ha dichiarato la stessa azienda, un autogol per la casa farmaceutica come sottolinea Gallina. «È una confessione che AstraZeneca ha violato i suoi obblighi” verso la Ue perché «ha assunto impegni in conflitto fra loro che materialmente impediscono l’attuazione del contratto» con Bruxelles.

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