Con il Dl Sostegni diritto alla malattia Covid anche per i professionisti

Con il Dl Sostegni in corso di conversione, verrà introdotto un emendamento che offrirà il diritto alla malattia Covid anche ai professionisti. Congelamento temporaneo di 45 giorni degli inadempimenti.

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Dl sostegni, diritto alla malattia Covid anche per i professionisti – meteoweek.com

La misura nata come disegno di legge promosso dagli ordini professionali, ma bloccato in seguito per problemi di copertura, verrà ora anticipata come emendamento al decreto Sostegni, al momento in corso di conversione. Tale emendamento prevederà la possibilità di sospensione degli adempimenti in caso di malattia Covid da parte del professionista. Viene dunque previsto il congelamento per 45 giorni di tutte le scadenze per i liberi professionisti, che non possono avere l’indennità di malattia come i lavoratori dipendenti. Ciò permetterà loro di non pagare multe, senza quindi che vadano a costituirsi conseguenze sia per loro che per i clienti con i quali collaborano.

Congelamento di 45 giorni per gli inadempimenti

Come i lavoratori dipendenti, anche i professionisti possono ammalarsi. E nel caso in cui il loro allontanamento dal lavoro sia causato dal Covid-19, con il decreto Sostegni il governo ha intenzione di applicare un emendamento che possa bloccare per un periodo di 45 giorni le scadenze relative alla loro professione. In una nota ufficiale, il Consiglio nazionale degli ordini dei commercialisti dichiara che si tratta di “un ulteriore, concreto passo nella direzione del riconoscimento di diritti ad oggi negati ai professionisti italiani“. Il Consiglio “sostiene con forza questa iniziativa parlamentare, augurandosi fortemente che l’emendamento possa essere approvato”.

In sostanza, l’emendamento prevede che in caso di mancati adempimenti professionali (quali comunicazioni, trasmissione di atti o documenti, mancato versamento di obblighi tributari e contributivi) non venga a costituirsi né un inadempimento verso la pubblica amministrazione, né un’inadempienza contrattuale verso il cliente. Va precisato, comunque, che le sospensioni di termini sono applicabili solo in presenza di un mandato professionale precedente la malattia, mentre la positività al Covid va dimostrata con la relativa documentazione medica. Allo scadere dei 45 giorni di congelamento, inoltre, gli adempimenti sospesi vanno eseguiti entro massimo sette giorni.

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“Una proposta giusta e sacrosanta”

In merito alla norma, si è espresso Tommaso Nannicini, presidente della commissione parlamentare per il controllo degli Enti Gestori di Previdenza. “Il Dl Malattia è una proposta giusta e sacrosanta – afferma Nannicini – ma rappresenta soprattutto l’anticipo di un disegno di legge più organico, che farà in modo che nel caso di morte o malattia grave non ci siano conseguenze né per i professionisti né per loro i clienti”. La norma, ha proseguito, “entrerà in vigore solo per quanto riguarda il Covid, norma sulla quale c’è già una convergenza trasversale, per il resto aspettiamo un nuovo calcolo della Ragioneria, sperando che a quel punto il disegno di legge possa procedere spedito”.

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“Abbiamo avuto interazioni con sindacati, categorie e professionisti”, ha invece spiegato il senatore Andrea De Bertoldi, segretario della Commissione Finanze del Senato e anche primo firmatario del disegno di legge. “Il presidente Cuchel – ha proseguito De Bertoldi – ha sollevato il tema delle malattie e degli infortuni per i professionisti ed è partito un percorso che oggi è trasversale e coinvolge tutti i partiti. Con la Ragioneria dello Stato si arriverà, in breve tempo, a una delibera in grado di sancire il diritto per tutti i professionisti, come per gli altri lavoratori, di ammalarsi e di infortunarsi”.

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