Corte dei diritti umani apre procedimento sul caso Navalny

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha notificato al governo di Mosca il ricorso presentato da Alexei Navalny contro la sua detenzione in carcere in Russia, aprendo di fatto il processo sul caso.

Alexei Navalny – Meteoweek

Il 20 gennaio scorso, il leader dell’opposizione russa aveva fatto ricorso ai giudici di Strasburgo dichiarando che la carcerazione mette a rischio la sua vita. La notifica segue la richiesta avanzata dalla stessa Corte il 16 febbraio affinché Mosca prendesse misure urgenti per la liberazione del leader dell’opposizione russa.

Nel ricorso, Navalny afferma di essere sottoposto a maltrattamenti, in particolare attraverso la privazione del sonno, una nutrizione inadeguata, forti pressioni psicologiche, abusi verbali e il diniego di assistenza medica. Nel notificare il ricorso a Mosca, la Corte di Strasburgo ha avanzato una serie di richieste di chiarimento sulla detenzione dell’oppositore, alle quali Mosca dovrà rispondere entro il 12 luglio.

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I giudici di Strasburgo vogliono sapere se le autorità russe possono addurre “un impedimento oggettivo” per non aver dato seguito alla richiesta di liberazione del 16 febbraio. Inoltre, i togati chiedono se l’attuale stato di salute di Navalny, le strutture mediche e le cure che sta ricevendo sono compatibili con il rispetto del suo diritto alla vita e a non essere sottoposto a maltrattamenti, anche tenendo conto del “deterioramento della salute quasi letale” che l’oppositore ha subito a seguito dell’avvelenamento dell’agosto 2020 “e l’impatto che questo ha avuto sulla sua salute”.

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