L’asse Casaleggio-Di Battista spaventa il nuovo Movimento di Conte

Il Movimento 5 Stelle ha molti problemi da risolvere, tra questi due in particolar modo, Davide Casaleggio e Alessandro Di Battista. Vi sono indiscrezioni su l’asse che potrebbe dar vita ad un nuovo partito proprio dalle ceneri del vecchio M5S.

La bufera del video di Beppe Grillo ha solo incrementato le turbolenze interne al Movimento 5 Stelle che sembra non avere un attimo di pace. Ci sono degli scogli che sembrano insormontabili che deve affrontare Giuseppe Conte in quanto nuovo capo politico del Movimento. Le preoccupazioni per il terzo mandato e l’obbligo dei due mandati, l’alleanza con il Pd e le comunali di Roma, sono solo alcune delle sfide che deve superare Conte. Tra queste il problema più grande è Davide Casaleggio. Questo ha minacciato di portar via il sofware e il database della piattaforma Rousseau, portandosi via così gli iscritti del M5S ma è già stato diffidato per questo.

Ma è proprio quello che vuole evitare Conte, una causa giudiziaria che sembra sempre più inevitabile. La risoluzione è molto semplice, o i parlamentari pentastellati pagano le quote o si chiude la piattaforma. Ma nessuno dei due sembra voler fare un passo in avanti e i parlamentari non sono affatto intenzionati a pagare le quote mancanti.

LEGGI ANCHE: La Lega non vota il decreto e Draghi si infiamma. La maggioranza si spacca sul coprifuoco

Ma pare che il coltello dalla parte del manico ce l’abbia Casaleggio, un potere informatico che blocca il procedere del Movimento. Al momento impedisce le votazioni degli iscritti e quindi blocca tutto il procedimento della democrazia partecipata tanto cara ai grillini. Casaleggio allo stesso modo non permetterà la votazione del nuovo statuto del Movimento a cui Conte tanto sta lavorando per cercare di riformarlo e farlo diventare un partito. Si direbbe che quello di Casaleggio junior sia un boicottaggio di un purista del Movimento. Sono molti i grillini delusi dal nuovo cambiamento del M5S, delusi dall’appoggio a Draghi e dalla svolta liberale e europeista. Ma nessuno tra i pentastellati, nemmeno tra i fondatori ha il suo stesso potere, quello di bloccare la rifondazione e lo sviluppo di questo nuovo Movimento.

Davide Casaleggio e Alessandro di Battista, i puristi fondatore minano l’Avvocato

Casaleggio Di Battista

Le nuove scelte che hanno portato al nuovo Movimento hanno disseminato tante vittime tra cui un altro purista fondatore Alessandro Di Battista. Ed è proprio l’asse Casaleggio-Di Battista a spaventare il nuovo Movimento di Conte. Tutti gli ex grillini anti-Draghi e quelli che ancora sono nel Movimento che potrebbero abbandonare la barca, potrebbero essere accolti sotto l’egida dei fedelissimi. Il fondatore del Movimento Di Battista insieme con il figlio di un altro fondatore, Casaleggio, seguono una ortodossia del Movimento a cui questo non risponde più. Saranno proprio quei valori la base per la fondazione di un nuovo partito? E’ il terrore di Conte e dei grillini che già fanno fatica a tenere la barca a galla perchè fa acqua da tutte le parti. Ci mancava il garante Grillo ad annacquarla con le sue mani per farla affondare meglio.

LEGGI ANCHE: La cannabis libera unisce destra e sinistra, Sgarbi: “Io, antiproibizionista”

La faccenda si fa sempre più seria e più complessa. La sfida di Conte è procrastinata dall’Avvocato del popolo ma l’appuntamento arriverà. Sarà necessario affrontare Roma mentre lavora sotto traccia con il Pd, risolvere una volta per tutte la questione della piattaforma Rousseau e scacciare lo spauracchio dei puristi. La creazione del nuovo Movimento può portare via voti e consensi ma Conte ha sempre pensato, forse prima dei sondaggisti, di creare un partito e qualcosa di suo, come furbamente gli ha suggerito Renzi.

Impostazioni privacy