L’economista Di Taranto: “Il Pnrr funzionerà solo con le riforme adatte per il Paese”

Ne Recovery Plan c’è il destino dell’Italia, dice Mario Draghi. Ma secondo l’economista Di Taranto il Pnrr potrà funzionare solo con le riforme adatte. 

economista Di Taranto

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha presentato il piano italiano per ricevere i fondi del Recovery fund.Nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro“. Un piano che prevede progetti a lungo termine, non solo a breve termine, che riguarda la vita degli italiani, soprattutto delle prossime generazioni. “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha tre obiettivi principali” dice Draghi. Il primo è riparare i danni economici e sociali della pandemia, livellare le disparità – territoriali, di genere e anagrafica – e trasformare l’economia in economia verde.

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Ma in un’intervista di Adnkronos, il professore di Storia dell’economia e dell’impresa alla Luiss Guido Carli, Giuseppe Di Taranto afferma che “Il Pnrr potrà camminare bene solo con le riforme, solo che camminerà di pari passo con le riforme che servono al Paese. Il premier Draghi ha infatti premesso che non sono solo progetti pieni di cifre ma hanno a che fare con la vita degli italiani del prossimo futuro. Progetti che riguarderanno, quindi, soprattutto le generazioni future, anche perchè gli aiuti europei sono sotto forma di prestiti. Se investiremo bene oggi, in quello che serve al Paese sarà più facile che le generazioni future riescano a ripagare il debito.

Mario Draghi-Meteoweek.

L’economista Di Taranto ricorda la necessità delle riforme

L’economista Di Taranto, appunto, ci ricorda le analisi di Bankitalia in cui si rileva che “in Italia per realizzare un’opera intorno ai 300mila euro ci vogliono 4 anni e 2 mesi, mentre per realizzare opera intorno ai 5 milioni di euro ci vogliono circa 11 anni. E mediamente soltanto per progettare un’opera passano circa 2 anni“. Per questo motivo, devono essere investimenti “ragionati” e raggiungibili e connessi allo sviluppo del Paese.

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Come osserva Di Taranto “Questo fa sì che gli investimenti – e lo diceva anche Draghi- devono necessariamente essere collegati alle riforme soprattutto della Pa. Una riforma della Pa deve cancellare tutta la burocrazia, i lacci e lacciuoli che rendono i tempi di un’opera in Italia infiniti rispetto a altri Paesi Ue“. Il Piano, come sottolinea Draghi è articolato in progetti ma soprattutto in riforme tra cui fisco, giustizia e pubblica amministrazione che sono le tre aree in cui il nostro paese ne ha più bisogno.

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