Forza Italia sul Ddl Zan: “Non è il momento di creare temi divisivi”

Il Ddl Zan finalmente si sblocca in Senato. Dopo i vari tentativi di ostruzione da parte della Lega, il disegno di legge contro l’omotransfobia viene calendarizzato. Ma c’è ancora chi dice no.

Dopo i vari tentativi fatti da Ostellari per procrastinare il più possibile la discussione di questo disegno di legge, già passato alla Camera da mesi, viene calendarizzato. Nonostante il pressing e le resistenze fatte, soprattutto dalla Lega, è stata messa ai voti la calendarizzazione. Può partire la discussione su uno dei temi più caldi e divisivi per questa maggioranza sempre più spaccata. C’è chi però voleva evitare una discussione su questo tema. La maggioranza è già spaccata a causa di temi non divisivi come quelli che riguardano l’emergenza sanitaria. La lotta di Salvini contro il coprifuoco sta alzando la temperatura del Parlamento e un dibattito quasi scontato tra vecchia maggioranza e centrodestra voleva essere evitato.

Ma questo governo è stato creato con coscienza, per risanare e ricostruire il Paese. La ricostruzione non passa solo dalla Sanità e dall’economia, cardini fondamentali di uno Stato. Ma altrettanto fondamentali sono i diritti. Una discussione che non può essere più rimandata, soprattutto dopo tanti episodi di violenza, bullismo e discriminazione contro persone transgender o omosessuali. Senza pensare a battaglie di bandiera o strumentalizzazioni di un tema così importante per una parte della maggioranza, il nuovo governo dovrebbe pensare prima di tutto ai cittadini e alla sicurezza e alla tutela dei loro diritti. Che si stia a destra o a sinistra, è arrivato il momento di approvare anche in Senato il Ddl Zan per dimostrare una ripresa anche umana dell’Italia perché non si può aspettare un momento in cui al governo ci sarà solo la sinistra o quando finirà la pandemia. Nel frattempo, la vita va avanti e purtroppo anche la violenza.

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Forza Italia non voterà il Ddl Zan

Ddl Zan - meteoweek.com

Ma per alcuni politici continua a non essere indispensabile questa legge e non solo per la Lega. Anche Forza Italia voterà contro il ddl Zan. Tajani ha affermato: “Non c’è bisogno di una legge come questa perché già sono garantiti tutti i cittadini, nessuno deve essere aggredito, ogni essere umano ha diritto di esser libero di manifestare le proprie idee e le proprie tendenze senza danneggiare gli altri.” Purtroppo, la violenza verbale e gli effetti di una discriminazione verbale non vengono condannati perchè non vi è, ancora, una legge apposita. “Non è il momento di creare temi divisivi come ius soli e legge Zan” taglia corto Antonio Tajani. Ma temi divisivi ci sono e ci saranno fintanto che vivrà questa maggioranza mista. Sono diventati divisivi anche temi che non lo erano, come il coprifuoco e la riapertura delle attività.

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Forse chi è al governo ha perso di vista il fine ultimo di abbracciare il governo Draghi. Mettere da parte gli interessi – e i principi – di partito per il bene dell’Italia e favorire il dialogo con tutte le parti in causa, era un prerequisito fondamentale. “Ora dobbiamo concentrarci nella lotta al Covid. Le persone non si fermano per strada a parlare di ddl Zan, le persone vogliono sapere come affrontare la pandemia” conclude Tajani. Sicuramente, al momento ciò che preme è voler uscire dalla pandemia, ma i diritti sono alla base di tutto e anche in una vita in quarantena possono essere violati. La politica è in grado di strumentalizzare qualsiasi argomento e farne una battaglia di bandiera. Se si vuole, si può comunicare e giungere ad un compromesso su qualsiasi tema, senza pensare agli ideali di partito ma solo alle cose più importanti, in questo caso i diritti.

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