Esplosione in un laboratorio: due morti, tre persone estratte dalle macerie [VIDEO]

Violenta esplosione nella zona di Gubbio, in vocabolo Canne Greche. Dalle prime informazioni dei vigili del fuoco, è crollato l’intero piano e il tetto di un edificio.

Esplosione in un laboratorio, operai sotto le macerie – Meteoweek

“Le esplosioni” sembra siano avvenute in un laboratorio dove trattano la cannabis a scopo terapeutico. A seguito di questo è crollato il solaio dell’abitazione sovrastante.

Esplosione in un laboratorio, operai sotto le macerie – Meteoweek

Sono cinque i dispersi sotto le macerie, di cui 2 estratti vivi dalla squadra dei Vigili del fuoco di Gubbio che sta operando sul posto. I Vigili del fuoco di Perugia, al momento, stanno cercando di mettere sotto controllo le fiamme.

Un morto, tre feriti e un disperso è il bilancio dell’esplosione, forse dovuta a gas, che ha distrutto un’abitazione a Gubbio. La salma dell’uomo è stata estratta dai vigili dei fuoco dalle macerie dell’abitazione. Tre i feriti, uno con gravi ustioni sul corpo, tutti trasportati in ospedale. C’è ancora un disperso, non è chiaro se si tratti di una donna. Sono 45 i vigili del fuoco a lavoro tra le macerie dell’abitazione crollata.

Due morti e tre estratti vivi

Con il passare delle ore si è fatto più drammatico il bilancio dell’esplosione: sono due le persone morte, oltre al ragazzo di 20 anni, anche una donna. Tre le persone estratte vive, uno di loro ferito in gravissime condizioni.

L’indagine è coordinata dal sostituto procuratore di Perugia Gemma Miliani che ha disposto il sequestro della palazzina quasi interamente distrutta. Il reato ipotizzato nel fascicolo sarà probabilmente quello di omicidio colposo. Si stanno inoltre concentrando le verifiche sulle eventuali irregolarità amministrative dell’attività, così da accertare se vi siano state tutte le autorizzazione necessarie. Secondo le prime indagini lo stabile era regolarmente affittato.

Esplosione in un laboratorio, operai sotto le macerie – Meteoweek

Il lavoro del laboratorio

Nel laboratorio si provvedeva ad abbassare la concentrazione del principio attivo della cannabis così da renderla ad uso terapeutico, per poi fornirla ad una ditta. Sotto l’aspetto della normativa degli stupefacenti è risultato tutto in regola.

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Lo scoppio

I vigili del fuoco avevano inizialmente ipotizzato che lo scoppio fosse stato provocato da una fuga di gpl. È tuttavia emerso che non vi è utilizzo di gpl nell’attività, le indagini si sono così concentrate sui solventi e sulle altre sostanze altamente infiammabili che vengono utilizzate per il processo di lavorazione.

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