Bassetti sul coprifuoco: “Fa solo danni, va spostato alle 24 e tolto a giugno”

Il coprifuoco è uno dei nodi che il Governo dovrà sciogliere in vista dell’estate: eliminarlo per consentire la ripartenza delle attività di ristorazione oppure mantenerlo per evitare gli assembramenti? A parlarne è stato l’infettivologo Matteo Bassetti, il quale ritiene sia necessario adattare la misura alle nuove esigenze.

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Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova – meteoweek.com

In Italia il coprifuoco è in vigore da mesi ed in tanti attendono di potergli dire addio. La data in cui verrà dato il via libera agli spostamenti oltre le 22.00, tuttavia, non è stata ancora decisa. Il Premier Mario Draghi aveva assicurato che il tema sarebbe stato nuovamente discusso questo mese. La decisione, in ogni caso, dipenderà dai dati relativi alla circolazione del Covid-19 nel Paese. L’obiettivo, infatti, è evitare qualsiasi genere di assembramento che potrebbe causare la diffusione del virus. Le attività di ristorazione, da parte loro, adesso che quasi tutte le regioni sono in zona gialla, bramano di ripartire nel migliore dei modi. È impensabile, però, ritenere che possano lavorare appieno con le attuali limitazioni orarie. Ad essere di questa idea è anche l’esperto Matteo Bassetti.

Il parere di Bassetti sul coprifuoco

Abolire il coprifuoco in maniera graduale, nel caso in cui l’andamento della curva dei contagi continui ad essere in calo. È questa l’idea dell’infettivologo Matteo Bassetti, il quale ne ha parlato nel corso di un’intervista video rilasciata all’agenzia all’Adnkronos nella sezione Salute. “Sarei più per tenerlo, ma facendolo rispettare. Portandolo a mezzanotte magari per questo periodo di maggio, fino a che non avremo una riduzione significativa dei numeri sul Covid-19 e poi a giugno, a metà mese, eliminarlo del tutto“. Queste le dichiarazioni rilasciate dall’esperto.

Il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria, inoltre, ha sottolineato l’inutilità del coprifuoco nella sua attuazione corrente: “Fatto così non solo non serve, ma è anche controproducente fisiologicamente. Perché così, fissato alle 22 e con i ristoranti aperti, non fai altro che concentrare in un periodo di tempo più breve lo stesso numero di persone. Il coprifuoco ha come obiettivo primario quello di disincentivare le persone a uscire, ad andare in giro, ma in questo modo non le disincentivi anzi le concentri in un periodo più breve“, ha spiegato.

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La protesta di Fratelli d’Italia per l’abolizione del coprifuoco – meteoweek.com

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Dare la possibilità di aprire di sera ai ristoranti mantenendo il coprifuoco alle 22.00, d’altronde, è di per sé un controsenso. Gli italiani, infatti, difficilmente vanno a cena prima delle 20.00. “Non come in Svizzera o in Germania, dove si inizia a mangiare alle 18.00“, ha sottolineato Matteo Bassetti. Per le attività di ristorazione e i bar, dunque, servire i clienti diventa una corsa contro il tempo. La speranza, dunque, è che si possa avere una svolta al più presto. A favorirla dovrebbero essere i miglioramenti nei numeri relativi alla diffusione del Covid-19 e un buon andamento nella campagna di vaccinazione.

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