Galli frena sul coprifuoco: “Serve attenzione, riaprendo tutto non ci sarà”

Il Governo italiano sta valutando l’ipotesi di eliminare il coprifuoco in vista dell’estate: l’infettivologo Massimo Galli, tuttavia, è restio all’allentamento delle misure di restrizione. Il “liberi tutti” potrebbe causare, infatti, gravi danni in virtù della diffusione delle varianti del Covid-19.

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Massimo Galli, direttore di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano – meteoweek.com

L’Italia attende di poter dire addio al coprifuoco in modo da tornare a vivere attimi di normalità, almeno in zona gialla. Il Governo del Premier Mario Draghi sta valutando in queste ore la possibilità di non rinnovare il provvedimento. Una delle ipotesi al momento più plausibile è che, con il nuovo decreto in uscita la prossima settimana, l’orario limite per le attività sociali venga slittato alla mezzanotte. Soltanto a giugno, invece, potrebbe essere totalmente cancellato. Un liberi tutti che, secondo gli esperti, rischia di causare una nuova diffusione repentina del Covid-19, soprattutto in virtù della circolazione delle numerose varianti. A parlarne è stato Massimo Galli.

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Galli sul coprifuoco

O il vaccino verrà aggiornato a tutte le varie varianti, o altrimenti con questo che stiamo usando l’immunità di gregge non la raggiungeremo mai. E su questo il sottosegretario Sileri ha ragione“. Lo ha detto il direttore di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano in un’intervento a Buongiorno, in onda su SkyTg24. E in merito alla possibilità di fare slittare il coprifuoco a mezzanotte Massimo Galli ha aggiunto: “Guardiamo i numeri, per me il segnale deve essere di attenzione. Se apriamo veramente tutto, non ci sarà più l’attenzione come sta accadendo già da 15-20 giorni“.

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Il timore, dunque, è che la zona gialla istituita in tutte le regioni d’Italia – ad eccezione di Val d’AostaSardegna Sicilia, che sono rimaste arancioni ancora per un’altra settimana – possa presto dare i suoi frutti negativi. Un nuovo aumento della curva dei contagi potrebbe infatti dare spazio ad una nuova stretta sulle misure utili ad arginare la diffusione del Covid-19. Soltanto nei prossimi giorni, tuttavia, il quadro relativo all’emergenza sanitaria nel Paese potrà essere più chiaro.

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