Torino, Appendino: “Non mi ricandido, ma resto in politica”

Chiara Appendino ha deciso di non ricandidarsi per la seconda volta alla poltrona di sindaco di Torino. La prima cittadina uscente, attualmente in dolce attesa, ha ufficialmente annunciato la sua scelta. I motivi, tuttavia, non sono legati alla maternità. La prima cittadina non intende infatti abbandonare il mondo della politica.

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Chiara Appendino, sindaco uscente di Torino – meteoweek.com

Il primo mandato di Chiara Appendino nel ruolo di sindaco di Torino si chiuderà senza la possibilità di estendere la permanenza sulla poltrona. L’attuale prima cittadina del capoluogo piemontese, infatti, non intende ricandidarsi alle amministrative. Le motivazioni dell’esponente del Movimento 5 Stelle sono legate anche alla condanna in primo grado di giudizio per i fatti di piazza San Carlo. La trentaseienne, tuttavia, è contenta di quanto realizzato in questi anni ed intende continuare a dare il suo contributo al mondo della politica, seppure in altri ruoli. A parlarne è stata ella stessa in una lunga ed interessante intervista rilasciata tra le colonne del Corriere della Sera.

L’annuncio di Chiara Appendino

“La tentazione c’è stata, ma non cambio idea. Non mi ricandido”. Chiara Appendino è convinta della sua decisione di abbandonare la poltrona di sindaco di Torino. Una scelta definitiva, presa anche in accordo con il Movimento 5 Stelle. “Nei giorni scorsi mi sono confrontata proprio su questo tema anche con Luigi Di Maio. Lo scenario – sottolinea – è cambiato nelle ultime settimane. Non c’è stato coraggio da parte di quello che doveva essere il nostro naturale alleato, il Pd, scegliendo una strada differente con primarie che, di fatto, hanno escluso il Movimento. A Torino, e non solo“. Non c’entra, invece, la seconda gravidanza che sta affrontando in questi mesi. “La nuova maternità non ha influenzato la scelta di non ripresentarmi. Anzi“, ribadisce. Piuttosto, altri sono stati i fattori determinanti. “Sono stata condannata due volte, anche se solo in primo grado di giudizio. A malincuore, non ritengo di essere nelle condizioni di candidarmi“.

La prima cittadina uscente, ad ogni modo, è soddisfatta di quanto svolto nel suo mandato. “Mi dispiace non proseguire il lavoro sui temi a me più cari come quelli su ambiente, sociale, innovazione e soprattutto sui diritti civili“. Il contributo dato in merito a quest’ultimo tema è stato rilevante a livello regionale, ma anche nazionale. Un lavoro che la rende orgogliosa. “Sono lieta di essere la prima sindaca di Italia per numero di trascrizioni degli atti di nascita dei figli di coppie omogenitoriali. Purtroppo, sono ben pochi i colleghi che mi stanno seguendo“. Poi un commento sul progetto di alleanza con il Pd: “Ci vorrebbe più maturità e il coraggio di lasciarsi alle spalle le idiosincrasie passate. Bisogna solo chiedersi se entrambi, noi e il Pd, siamo disposti ognuno a fare un sacrificio per fare un passo avanti. A Torino, io mi sono fatta da parte. Loro, invece, non sono disposti a trovare una terza soluzione“.

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L’attuale sindaco di Torino non si ricandiderà alle amministrative – meteoweek.com

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Chiara Appendino lascerà dunque Torino, ma non intende in alcun modo abbandonare il mondo della politica. Il futuro al momento non è ben delineato, ma continuerà a dare il suo contributo. “Esistono tanti modi per farlo. In questi cinque anni ho imparato che si fa politica con il linguaggio, con il proprio comportamento, con l’uso che fai del tuo ruolo. Non mi faccio nessuna domanda su ciò che accadrà“. Per il momento, d’altra parte, pensa a godersi anche la sua seconda gravidanza. “Non ho tempo di fermarmi per pensare. Sono sindaca di città ancora in pandemia e tra cinque mesi divento madre per la seconda volta. A tal proposito – ha concluso – è un maschio. Il nome lo sceglierà Sara (la primogenita, ndr)”.

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