La Bielorussia ha dirottato un aereo Ryanair per arrestare un oppositore

Le autorità della Bielorussia, su indicazione del presidente Alexander Lukashenko, hanno costretto un aereo della compagnia Ryanair a cambiare rotta ed atterrare a Minsk. Dietro la deviazione, l’obiettivo di arrestare un giornalista di opposizione che si trovava a bordo del velivolo. Un atto di una portata enorme, che sta scatenando diversi commenti da mondo politico e mediatico. 

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MeteoWeek.com (da Getty Images)

Quell’aereo della compagnia low cost Ryanair sulla rotta Atene-Vilnius andava dirottato: erano questi gli ordini delle autorità della Bielorussia che, su indicazione del presidente Alexander Lukashenkohanno costretto l’aereo a deviare e atterrare a Minsk, capitale bielorussa. Obiettivo? Arrestare un giornalista di opposizione a bordo del velivolo. Stando a quanto riportato da Reuters, l’aereo sarebbe stato affiancato da un jet MIG-29 proprio nel momento in cui stava sorvolando la Bielorussia e stava per entrare nello spazio aereo della Lituania. Per costringere l’aereo Ryanair a cambiare rotta le autorità bielorusse avrebbero riferito di una minaccia di esplosivi a bordo. Una volta fatto atterrare l’aereo a Minsk, tuttavia, le autorità bielorusse si sarebbero concentrare sull’arresto del giornalista e attivista di opposizione Roman Protasevich. Il velivolo è poi ripartito per Vilnius, dove è giunto con circa sei ore di ritardo.

Due versioni diverse

E gli esplosivi? L’agenzia di stampa ufficiale bielorussa Belta riporta: a bordo non è stato trovato nessun ordigno esplosivo. In compenso, l’agenzia Belta avrebbe anche taciuto dell’arresto dell’attivista di opposizione di 26 anni. A parlarne è il network Nexta TV, una testata co-fondata da Protasevich attiva su Telegram e molto critica nei confronti del regime di Lukashenko. Lo stesso Tadeusz Giczan, il direttore del network Nexta, avrebbe scritto che il giornalista aveva notato “persone sospette” intente a fotografarlo proprio durante l’imbardo ad Atene. Persone che poi sarebbero salite con l’oppositore sull’aereo. Una manovra non da poco, che tenta di bloccare una voce di opposizione molto influente nel paese.

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La voce dell’opposizione

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Roman Protasevich – MeteoWeek.com

Il canale Nexta, infatti, ha avuto un ruolo fondamentale durante l’ondata di proteste che ha travolto la Bielorussia dopo la riconferma dell’attuale presidente nelle presidenziali dell’agosto 2020. Aljaksandr Lukashenko che è al potere dal 1994. Le proteste, una volta emerse, sono state represse con violenza dal regime, che si è anche attivato per perseguire eventuali leader politici di opposizione. E Protasevich faceva parte delle “persone coinvolte in attività terroristiche”. Lo stesso giornalista 26enne era fuggito dalla Bielorussia nel 2019, e da fuori aveva continuato a sostenere le varie proteste che si erano opposte al regime di Lukashenko. A pronunciarsi sul caso è anche l’effettiva vincitrice delle elezioni presidenziali 2020, costretta a fuggire in esilio, Svetlana Tikhanovskaya, che ha ribadito: il giornalista rischia ora la pena di morte, bisogna pretendere il rilascio immediato.

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Le voci dall’estero

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MeteoWeek.com (da Getty Images)

La vicenda ha ora scatenato le reazioni di diversi Paesi esteri. Si tratta, d’altro canto, di una questione non da poco: il regime bielorusso ha ordinato un cambio di rotta a un aereo in un volo interno dell’Ue, pieno di civili, per perseguire un suo oppositore politico. A pronunciarsi duramente è stato innanzitutto il presidente della Lituania, Gitanas Nausėda, che ha affermato: “Questo dirottamento è una minaccia per l’aviazione civile internazionale. E’ un evento senza precedenti! Un aereo passeggeri civile che volava a Vilnius è stato atterrato con la forza a Minsk“, ha scritto su Twitter. Poi ancora: “Il regime dietro questa azione abominevole. Chiedo urgentemente di liberare Roman Protasevich!“.

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E sulla vicenda non poteva non pronunciarsi anche l’Ue. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen avrebbe definito la manovra del regime bielorusso come “un comportamento irresponsabile e illegale“, e avrebbe poi anticipato: “Ci saranno conseguenze“. A condannare l’episodio anche i Presidenti del Parlamento Ue, del Consiglio e dal rappresentante Ue per gli Affari esteri e Politica di sicurezza, Josep Borrell. Proprio Borrell avrebbe scritto in un tweet: “Tutti i passeggeri devono essere in grado di continuare il loro viaggio immediatamente“, chiedendo implicitamente il rilascio dell’oppositore. Ora spetterà a un vertice Ue discutere delle misure da assumere per eventualmente sanzionare il comportamento della Bielorussia. A parlarne saranno capi di stato e di governo dei 27 paesi dell’Ue, stando a quanto annunciato da un portavoce del Consiglio europeo. Una iniziativa sulla quale starebbero riflettendo anche gli Usa, afferma il segretario di Stato americano Antony Blinken: Washington – dice il dirigente – “si sta coordinando con i suoi alleati sui prossimi passi“. Insomma, il singolo oppositore è stato fermato, ma ora gli occhi di tutti sono puntati sulla Bielorussia.

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