Rifiuti Roma, il Tar del Lazio annulla l’ordinanza di Zingaretti. Raggi esulta su Fb

La sindaca di Roma, Virginia Raggi, festeggia con un post su Facebook l’annullamento dell’ordinanza Zingaretti con cui si imponeva a Roma di indicare una discarica in città. 

rifiuti roma

La sindaca grillina contro l’ex segretario del Pd, Nicola Zingaretti sulla questione rifiuti a Roma. Il Tar del Lazio ha accolto il nostro ricorso e ha annullato l’ordinanza con cui il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti imponeva a Roma Capitale di indicare una discarica dentro la città. Si tratta di una vittoria per tutti i cittadini e tutti i territori che, da troppi anni, pagano scelte scellerate calate dall’alto. Ora la Regione Lazio non ha più alibi”. Così esulta in un post su Facebook la sindaca di Roma Virginia Raggi.

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Il post prosegue: ”Dopo la chiusura della discarica di Malagrotta nel 2013 non sono mai state costruite valide alternative, neppure nell’ultimo, insufficiente, piano rifiuti regionale. A questo si aggiunge la chiusura di diverse discariche e impianti del Lazio, uno dei quali al centro dell’indagine che ha portato agli arresti della responsabile della direzione Rifiuti della Regione Lazio, per ipotesi di corruzione. Questi sono i fatti. Le soluzioni esistono. Alcune di esse sono state individuate nel nuovo piano industriale di Ama, che prevede anche la realizzazione di nuovi centri di trattamento meccanico-biologico: impianti che non sono stati realizzati prima anche per i pesanti ritardi nell’approvazione del Piano Rifiuti della Regione Lazio”. I giudici hanno sgomberato il campo da ogni alibi. Non si può fare politica su un tema così delicato, sulle spalle dei cittadini. È arrivato il momento che la Regione collabori per cercare soluzioni fattibili e concrete”, conclude Raggi.

I giudici: “Uso illegittimo dell’ordinanza da parte della Regione Lazio”

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La decisione del Tar del Lazio è arrivata con sentenza breve, sulla base di un uso illegittimo di un’ordinanza da parte della Regione Lazio. Il piano, inoltre, non era sufficiente e inadeguato. Il giudice ha ritenuto lo strumento dell’ordinanza contingibile e urgente “non correttamente esercitato”. Il tribunale amministrativo ha annullato l’ordinanza della Regione Lazio che lo scorso primo aprile aveva scaricato l’emergenza rifiuti su Roma Capitale e la sindaca Raggi.

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