Insegnante morta dopo vaccino, chiusa inchiesta: «nessuna correlazione»

Il decesso di Zelia Guzzo non è correlato alla somministrazione della prima dose di AstraZeneca. L’insegnante di Gela, a marzo scorso, a tre settimane dal vaccino, è morta poiché colpita da trombosi ed emorragia cerebrale. Non aveva patologie pregresse. La Procura, tuttavia, ha archiviato l’inchiesta a seguito della consulenza medico legale.

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Zelia Guzzo, 37 anni, morta dopo la somministrazione del vaccino – meteoweek.com

Non ci sono «correlazioni di rilievo penale» tra il decesso di Zelia Guzzo e la somministrazione del siero AstraZeneca contro il Covid-19 «imputabili a medici o sanitari che hanno avuto in cura la donna». L’insegnante originaria della provincia di Caltanissetta è morta il 24 marzo scorso, tre settimane dopo avere ricevuto la prima dose del vaccino. La Procura di Gela aveva aperto un’indagine per omicidio colposo contro ignoti. L’inchiesta, a seguito della consulenza medico legale, è stata tuttavia chiusa in tempi brevi. Il procedimento penale è stato archiviato in quanto non sussiste, secondo i magistrati, alcun nesso. Gli esiti degli esami effettuati sul corpo della trentasettenne sono stati ad ogni modo inviati all’Istituto Superiore di Sanità e all’Agenzia Italiana del Farmaco per opportuna conoscenza.

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La donna era stata vaccinata con AstraZeneca – meteoweek.com

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Il caso di Zelia Guzzo non è l’unico in Sicilia ad avere destato preoccupazione. Oltre all’insegnante di Gela morta, infatti, anche altre persone hanno avuto effetti collaterali gravi dopo avere ricevuto il vaccino di AstraZeneca. Tra questi il militare Stefano Paternò, che ha perso la vita a poche ore dalla somministrazione della dose a causa di un infarto. Il lotto in quel caso era stato sequestrato, ma ieri è stato restituito agli hub dell’isola a seguito di alcuni accertamenti. Nella Regione, tuttavia, restano i timori nei confronti del siero della casa farmaceutica anglo-svedese.

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