Mottarone, l’avvocato di Gabriele Tadini:«Non pensava potesse succedere». Tadini è tra i fermati per l’incidente della funivia 
Marcello Perillo, avvocato di Gabriele Tadini, responsabile del servizio della funivia del Mottarone, ha detto che il suo assistito «non ci pensava lontanamente che potesse succedere». Tadini è tra i tre fermati per l’incidente della funivia. «Che lui sapesse delle conseguenze così gravi ho qualche dubbio», ha detto il legale affermando che il suo assistito ha ammesso «la questione del forchettone, ma da lì al disastro e alla rottura della fune è tutto da vedere». L’avvocato intende nominare dei suoi consulenti tecnici.
«È molto provato e distrutto», spiega Perillo dopo un incontro avuto ieri con Tadini in carcere.«Lui si è sempre rifugiato nella fede e mi ha detto “sono nelle mani di Dio per tutto”».
«I fatti si accertano nelle aule del Tribunale», hanno detto due collaboratori del legale Pasquale Pantano, difensore di Luigi Nerini, titolare Ferrovie del Mottarone. I pm hanno chiesto di convalidare il fermo e la custodia cautelare in carcere. «Non possiamo rilasciare dichiarazioni», hanno detto i legali, «ha già detto tutto ieri l’avvocato Pantano, i fatti si accertano nelle aule del Tribunale». Oggi anche gli avvocati degli altri due fermati andranno al Palazzo di Giustizia di Verbania per contattare i magistrati e ritirare gli atti.
Dalle 9 di stamane è aperta nell’androne di ingresso del Comune di Triggiano (Bari) la camera ardente per Roberta Pistolato, 40 anni, e Angelo Vito Gasparro, 45 anni, coppia morta nell’incidente del Mottarone. L’iniziativa di allestire tale camera ardente è stata del sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli, che ha disposto percorsi differenziati per ingresso e uscita, rispettando le norme anti Covid.
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Attualmente dentro l’androne comunale ci sono i familiari di Angelo Vito Gasparro. I corpi, alle 15, verranno trasferiti nel cimitero di Triggiano dove, all’aperto, ci sarà la cerimonia funebre secondo il rito dei testimoni di Geova.
