Morti due ragazzi di 19 anni per ingestione di sostanza tossica. Oscurato un sito web

Due ragazzi di 19 anni sono morti per aver ingerito una sostanza tossica. La procura ha oscurato due siti web.

morti due ragazzi per sostanza tossica

In seguito alla morte di due ragazzi di 19 anni sono partite le indagini. I due ragazzi avevano ingerito un preparato a base di nitrito di sodio che gli ha causato la morte. Nell’ambito delle indagini gli investigatori hanno trovato un sito Internet che supportava gli iscritti a suicidarsi. La procura di Roma ha oscurato il sito che ospitava 17mila iscritti in tutto il mondo. Tutti gli iscritti erano “legati dall’interesse nel trovare supporto per suicidarsi.” Alcuni soggetti fornivano indicazioni su come morire tramite l’ingestione di salnitro, una sostanza tossica.

Tale supporto veniva offerto agli iscritti alla piattaforma attraverso una chat. Qui vi erano persone che fornivano indicazioni utili su come morire ingerendo il salnitro: la sostanza, in libera vendita, se assunta in determinate quantità, diventa tossica per il corpo umano causando il decesso, perché in grado di inibire il trasporto di ossigeno.

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Questo sito web era frequentato anche da una persona in grado di offrire una consulenza sul supporto farmacologico e la dieta da intraprendere qualche giorno prima dell’atto finale. La dieta serviva a non rimettere la sostanza tossica ingerita e consentirle di sviluppare l’effetto venefico. Questa persona “accompagnava” via chat le vittime sino agli istanti immediatamente precedenti la morte, assicurando alle vittime il sicuro “successo” ottenuto da altri ragazzi che avevano trovato la morte nello stesso modo.

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I ragazzi ricevevano istruzioni tramite chat su come suicidarsi

Ai ragazzi venivano fornite indicazioni su come non espellere la sostanza tossica che gli avrebbe procurato la morte. “Mangia un cioccolatino e prendi un medicinale antivomito”. Queste frasi trovate nelle chat dei due ragazzi romani hanno portato la Procura di Roma ad aprire l’indagine. Queste si sono compiute nell’oscuramento del sito Sanctioned Suicide. Le frasi erano indicazioni per non espellere la sostanza tossica e portare così a compimento l’intento suicida.

Le analisi sono partite dalle chat sui cellulari dei due ragazzi che si sono tolti la vita a febbraio e dicembre scorso in hotel a Roma. L’indagine ha mostrato che dal sito gli iscritti che intendevano suicidarsi ricevevano istruzioni. Queste istruzioni prevedevano l’assunzione di un preparato a base di salnitro, sostanza in commercio utilizzata per la conservazione degli alimenti, e anche le indicazioni sui farmaci da assumere. Dall’analisi delle chat, secondo quanto emerso dalle indagini della Polizia Postale coordinate dal pm della procura di Roma Giulia Guccione, nella comunità si fornivano diversi ‘consigli’ come l’assunzione di un cioccolatino, di un farmaco entiemetico e anche il luogo dove portare a termine il gesto, come nei casi accertati, in hotel.

Oltre ai due casi su cui indaga la procura di Roma ci sarebbe un altro suicidio riconducibile alla community avvenuto nei mesi scorsi a Palermo. Nel caso di una vittima sono stati i familiari a scoprire la chat sul cloud del cellulare. La Procura di Roma ha quindi oscurato il sito, impedendone di fatto l’accesso dal territorio italiano. Proseguono poi le indagini per risalire all’identità di tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti.

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