Draghi: “Economia in miglioramento, ripresa sarà sostenuta. Attenti ai rischi”

Mario Draghi è intervenuto questa mattina alla Camera per una serie di comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma il 24 e 25 giugno. Il Presidente del Consiglio, alle 15.00, sarà invece in Senato.

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Il Premier Mario Draghi – meteoweek.com

Questa mattina Mario Draghi è intervenuto alla Camera per annunciare una serie di comunicazioni in vista del Consiglio europeo, in programma il 24 e 25 giugno. È fissato alle 15.00, invece, l’intervento al Senato. A margine del suo discorso, il Presidente del Consiglio ha sottolineato come l’economia in Italia sia in netto miglioramento, seppure i rischi di una ricaduta non siano ancora debellati. I più importanti, secondo il premier, sono quelli legati all’andamento della pandemia di Covid-19 e alla crisi climatica. L’obiettivo dell’Italia e degli altri Paesi europei è tornare a una politica di bilancio prudente, una volta che la crescita sarà di nuovo sostenibile. I rilevanti temi in agenda includono, inoltre, aspetti relativi alla politica estera, come i rapporti con Turchia e Russia e le crisi in Etiopia e nel Sahel.

L’intervento di Draghi alla Camera

L’interlocuzione con il Parlamento è essenziale per meglio definire la posizione del nostro Paese su temi di grande rilevanza per la vita dei nostri cittadini e delle nostre istituzioni“. Così Mario Draghi, intervenendo alla Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma il 24 e 25 giugno, ha esordito. Il premier ha introdotto i principali temi in agenda: dalla ripresa economica alla pandemia di Covid-19, fino alle migrazioni.

La ripresa economica dell’Italia

La situazione economica europea e italiana è in forte miglioramento. Secondo le proiezioni della Commissione europea, nel 2021 e nel 2022 l’Italia crescerà rispettivamente del 4,2% e del 4,4%, come l’Ue nel suo complesso. Molti degli indicatori che abbiamo a disposizione ci indicano che la ripresa sarà ancora più sostenuta“. Il premier Mario Draghi, nel corso del suo intervento alla Camera, si è mostrato ottimista in merito al futuro del Paese. “Gli ultimi dati sulla fiducia di imprese e consumatori, riferiti al mese di maggio, sono infatti in marcato aumento. Il dato per le imprese, in particolare, è in forte accelerazione rispetto alla tendenza positiva degli ultimi mesi, ed è il dato più alto da febbraio 2018. Anche il commercio estero è ripartito. Nel mese di aprile, le esportazioni sono cresciute notevolmente non solo rispetto all’anno scorso – quando il loro livello era stato eccezionalmente basso – ma anche rispetto a due anni fa, segnando un +7,4%. Sempre ad aprile, l’indice della produzione industriale è aumentato dell’1,8% rispetto a marzo. La fiducia, insomma, sta tornando“.

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Il premier Mario Draghi ha annunciato che si sottoporrà a vaccinazione eterologa – meteoweek.com

La fase critica, ad ogni modo, non è stata ancora superate. Le insidie derivanti dalla incertezza contemporanea non possono essere trascurate. “In questo quadro economico positivo, permangono alcuni rischi. Il primo è proprio la situazione epidemiologica: sebbene in forte miglioramento, questa deve essere monitorata con attenzione. In particolare, dobbiamo tenere sotto controllo l’emergere e il diffondersi di nuove e pericolose varianti, che possono rallentare il programma di riaperture e frenare consumi e investimenti“, ha avvertito il premier Mario Draghi. E aggiunge: “Non abbiamo prestato la dovuta attenzione alla crisi climatica“.

La politica espansiva

Il nostro obiettivo è superare in maniera duratura e sostenibile i tassi di crescita anemici che l’Italia registrava prima della pandemia. Per fare ciò è fondamentale mantenere a livello europeo una politica di bilancio espansiva nei prossimi mesi”. Così Mario Draghi ha introdotto i piani del Governo per la ripresa. “Durante la pandemia, abbiamo impiegato risorse ingenti per proteggere la capacità produttiva della nostra economia. Ora dobbiamo assicurarci che la domanda aggregata sia in grado di soddisfare questi livelli di offerta“, ha ricordato il premier nel corso dell’intervento alla Camera. L’obiettivo è quello di tornare ai livelli antecedenti all’avvento del Covid-19 e successivamente crescere ulteriormente. “Raggiungere tassi di crescita notevolmente più alti di quelli degli ultimi decenni ci permetterà anche di ridurre il rapporto tra debito e prodotto interno lordo, che è aumentato di molto durante la pandemia. E ci consentirà di creare nuovi lavori, fondamentali per affrontare le transizioni, come quella digitale e quella ambientale“.

In tal senso il Presidente del Consiglio ha fatto riferimento anche agli altri Paesi dell’Unione Europea. “Nel corso del 2020, il rapporto debito-Pil nell’Ue è salito di 16,7 punti percentuali; in Spagna di 25,7, in Francia di 18,5 e in Italia, di 15,8 punti. Nel 2020, i Governi europei hanno utilizzato in maniera corposa le garanzie statali, per un totale di 450 miliardi di euro nei soli quattro Paesi più grandi dell’Unione“, ha sottolineato. Una strategia di questo genere, tuttavia, è soltanto un primo passo per raggiungere obiettivi del lungo periodo. “Una politica di bilancio espansiva è essenziale per preservare ritmi di crescita sostenuti che, a loro volta, permetteranno di ridurre l’indebitamento. Tuttavia, è importante che tutti i Governi si impegnino, nel medio termine, nel lungo termine, a tornare a una politica di bilancio prudente, una volta che la crescita sarà di nuovo sostenibile. Questo serve a rassicurare gli investitori, prevenire eventuali rialzi dei tassi d’interesse, e dunque favorire gli attuali programmi di investimenti“, ha sottolineato Mario Draghi.

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Il premier Mario Draghi insieme a Ursula von der Leyen, presidentessa della Commissione europea – meteoweek.com

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Il Pnrr del Governo Draghi

Mario Draghi, inoltre, è tornato a ribadire il successo ottenuto dall’Italia sul fronte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che ha ricevuto un eccellente giudizio dalla Commissione europea. “Il Consiglio europeo discuterà di come garantire una crescita durevole e sostenibile, anche grazie alle risorse del Next Generation Eu. A livello europeo, è molto positivo che 24 dei 27 Piani dei Paesi membri siano già stati formalmente presentati e che la Commissione ne abbia esaminati 10. L’erogazione dei fondi dipenderà dall’approvazione da parte del Consiglio, ed è importante che questo avvenga in modo rapido ed efficace. L’approvazione del Piano italiano da parte della Commissione, confermata dalla presidente von der Leyen durante la sua visita di ieri a Roma, conferma il grande lavoro svolto dal nostro Paese“, ha sottolineato il premier.

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Il Pnrr, d’altronde, è nato da un lavoro di collaborazione intenso, che porterà il Paese a importanti cambiamenti. “Abbiamo messo insieme un piano ambizioso di riforme e investimenti e lo abbiamo fatto con la collaborazione degli enti territoriali, delle parti sociali e del Parlamento che ci tengo a ringraziare. Il vostro ruolo come Parlamento sarà fondamentale durante tutta l’attuazione del Piano“. La strada verso un utilizzo proficuo delle risorse, tuttavia, è ancora lunga. “Come ho avuto modo di dire ieri alla presidente Von der Leyen, l’approvazione da parte della Commissione è infatti soltanto il primo passo. Nei prossimi mesi ci aspetta un cammino impegnativo, per avviare i progetti di investimento previsti e per portare avanti l’agenda di riforme. Gli occhi dell’Europa sono sull’Italia. Il nostro è infatti il programma più di sostanza, più grande, per un importo pari a 191,5 miliardi di euro, a cui si aggiungono i 30 miliardi del fondo complementare. Il successo del programma Next Generation Eu dipende in larga parte da noi”, ha concluso Mario Draghi.

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