Curare il Covid a casa? Un manuale ci dice come fare

Un vadevecum scritto da Simg e Simit permetterà ai medici di curare i malati da Covid a domicilio grazie ai nuovi farmaci monoclonali

L’associazione dei Medici di famiglia della Simg e gli infettivologi Simit hanno redatto un breve manuale da diffondere ai medici di base per effettuare l’assistenza domiciliare ai malati affetti dal Covid. Il progetto vuole essere un modo per approcciare in modo corretto alla malattia quando si è costretti a ricorrere alle cure da casa, evitando errori che possa portare alla diffusione del virus o al peggioramento dello stato di salute del malato.

Il percorso di cure prevede l’avvidi di una terapia con farmaci monoclonali, i quali sono l’unico vero trattamento terapeutico, diretto ed efficace contro il Covid-19. Questi farmaci sono comunque di nuova invenzione, sono considerati molto efficaci ma presto ne arriveranno di nuovi, più efficienti e sofisticati.

Simg e Simit si sono impegnate per un documento sintetico e pratico riguardante la medicina del territorio per la gestione domiciliare del paziente con Covid – dichiara Ignazio Grattagliano, Coordinatore Simg Regione Puglia – Nell’ambito dell’assistenza a domicilio, gli anticorpi monoclonali rappresentano lo strumento di più stretta attualità: permettono di creare il linkage to care tra ospedale e territorio e consentono per la prima volta agli stessi medici del territorio (MMG, pediatri, medici delle USCA, guardia medica) di poter prescrivere questa categoria di farmaci, stavolta destinati al Covid, ma che spesso si utilizzano anche in campo reumatologico, gastroenterologico, oncologico e altri“.

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Gli anticorpi monoclonali sono molecole che permettono di sconfiggere il virus devono essere somministrati il prima possibile – spiega il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG –, quando la diagnosi è stata appena effettuata e quando i pazienti presentino profili di vulnerabilità: attraverso questi possiamo effettuare una profilassi sulle persone esposte al rischio di infezione grave”. Da non dimenticare però che il primo ostacolo alla malattia è la vaccinazione. “Se i vaccini possono aiutare ad arginare la progressione della pandemia, dobbiamo ricordare che il virus continuerà a stare tra noi, a infettare le persone e soprattutto infetterà soggetti fragili, quelli maggiormente a rischio di un’evoluzione sfavorevole della malattia.

L’arma degli anticorpi monoclonali ci permetterà di confrontarci con grande forza con il prosieguo della pandemia – sottolinea il Prof. Massimo Andreoni, Direttore Scientifico Simit – Gli anticorpi monoclonali devono essere somministrati precocemente, per questo dovremo avere il supporto determinante dei Medici di Medicina Generale per utilizzare al meglio e il più rapidamente possibile quest’arma fondamentale ed estremamente efficace. L’emergenza delle varianti rende un ulteriore problema all’interno dell’uso dei monoclonali, perché queste potrebbero presentare resistenza agli anticorpi stessi“.

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E per quanto riguarda la temuta variante Delta? “Non è il caso di Delta, per la quale gli studi conclusi sinora dimostrano efficacia degli anticorpi che stiamo utilizzando. Il grande vantaggio di questa nuova strategia terapeutica è che possiamo modificarli e scegliere quelli più attivi nelle varianti che man mano si andranno a generare. Quindi potremo fare una terapia individualizzata, con un anticorpo monoclonale diretto non solo contro una specifica variante, ma anche su misura del singolo paziente“.

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