Scuola in presenza, il Pd avverte: “Dipende dai comportamenti dell’estate”

Uno dei nodi che il governo dovrà affrontare durante l’estate sarà il ritorno in presenza a scuola. Le parole di Nicola Zingaretti.

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Scuola in presenza, il Pd avverte: “Dipende dai comportamenti dell’estate” – www.meteoweek.com – Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio in quota Pd. Credit: Archivio Meteoweek

Scuola in presenza da settembre? Dipende dai comportamenti che adotteremo quest’estate. È questo il riassunto dell’intervento di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio in quota Partito democratico, durante la trasmissione Agorà, su Rai Tre. Il governatore è fiducioso per quanto riguarda il numero di vaccini effettuati su studenti e personale scolastico, nonostante il Comitato tecnico scientifico abbia già allertato il governo sui 215 mila insegnanti e operatori scolastici ancora non immunizzati, ma teme i comportamenti irresponsabili che le persone potrebbero adottare durante l’estate, a un passo dal ritorno alla normalità. D’altronde, lo ha detto lo stesso ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: gli istituti verranno riaperti con l’avallo del Cts. Non prima.

Le parole di Zingaretti

Come suddetto, Zingaretti si è mostrato positivo nei confronti della campagna vaccinale nelle scuole. “La copertura vaccinale del corpo docente è altissima”, ha detto il presidente della Regione Lazio. E ha continuato: “Siamo soddisfatti e stiamo spingendo molto anche sui ragazzi. Dal punto di vista dei vaccini ci sono tutte le condizioni per ritornare in presenza, la ‘variante’ è quella che conosciamo tutti e dipende un po’ da come ci comporteremo tutti quest’estate. Questo perché è evidente che la variante delta ha livelli di contagio molto più alti di quelli che abbiamo conosciuto, anche se l’80 per cento circa di coloro che prendono il virus ora non sono vaccinati”.

Proprio per questo motivo è necessario “correre con la campagna vaccinale, e ce la stiamo mettendo tutta, e tenere comportamenti responsabili come le mascherine al chiuso che sono fondamentali. Ci stiamo vaccinando, ma il virus circola ancora: anche il tema della scuola dipenderà molto da quelli che saranno i comportamenti individuali durante l’estate. Sono comunque abbastanza ottimista, perché almeno nella nostra regione i numeri sono molto confortanti”, ha aggiunto Zingaretti facendo riferimento al Lazio, il cui assessorato alla Salute è affidato ad Alessio D’Amato.

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Come sta andando la campagna vaccinale nel Lazio

L’entusiasmo del governatore deriva da una campagna vaccinale che – soprattutto nei primi mesi di somministrazione – è stata un esempio per il resto del Paese. Ha infatti continuato Zingaretti: “Già oggi possiamo dire che nel Lazio la metà dei cittadini in età adulta ha raggiunto le due dosi: siamo a 5,9 milioni di dosi somministrate e i cittadini sono 5,7 milioni. La campagna vaccinale sta andando avanti alla grande, con camper che girano nei piccoli paesi per scovare chi per dubbi, pigrizia o isolamento aveva ritardato la vaccinazione. Continuano le prenotazioni, ma insieme a queste andiamo a cercare casa per casa offrendo le vaccinazioni, insieme alla rete delle farmacie e dei medici di medicina generale. Sono ottimista, non ci sono state solo buone performance sulla presa in carico dei malati ma anche la campagna di vaccinazione sta andando molto bene“.

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La speranza – o meglio l’obiettivo – è dunque raggiungere l’immunità di gregge nel Lazio entro l’8 agosto. Infine, ha concluso il presidente della Regione Lazio: “Se la diminuzione delle consegne di dosi a luglio e agosto rischia di rallentare la campagna vaccinale? Tutto quello che arriva lo inoculiamo, come ha detto Biden noi abbiamo fatto nostra una strategia: vaccino nel braccio e soldi in tasca, ossia vaccinare tutti e aiutare chi non ce la fa. Questo ha permesso in tutta Italia di iniziare a lasciarci alle spalle un periodo drammatico, perché i livelli di protezione salgono e i livelli della campagna vaccinale sono positivi”.

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