Vaccino Covid, Galli: “A sentir parlare di immunità di gregge, mi viene l’orticaria”

L’immunologo Massimo Galli, tra gli esperti più conosciuti di quest’ultimo anno e mezzo, ha affermato che non possiamo parlare di immunità di gregge con la presenza di queste nuove varianti poichè il vaccino è strutturato su un virus vecchio.  Anche se la grossa percentuale della popolazione è vaccinata, non è immune al virus. 

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Massimo Galli, direttore di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano – meteoweek.com

A sentire parlare di immunità di gregge mi viene l’ orticaria. Purtroppo si riesce ad ottenere quando una certa percentuale della popolazione di una nazione o di una regione è vaccinata o ha contratto la malattia. In questo modo il virus non riesce a colpire anche gli altri“. Così Massimo Galli, responsabile di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ospite di ‘Agorà Estate’ su RaiTre, ha risposto alla domanda se in Italia riusciremo ad ottenere l’immunità di gregge.

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L’esperto precisa che, nonostante stia procedendo bene la nostra campagna vaccinale, è un vaccino per un virus “vecchio”. Il problema ad oggi sono le nuove varianti che il vaccino non copre del tutto. Di conseguenza, non potremo parlare di immunità di gregge.

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Noi stiamo vaccinando molto ma con vaccini che, seppur eccezionali, sono stati impostati su un virus che circolava nel 2020 e non riusciamo a coprire completamente il discorso delle nove varianti. Abbiamo in chi è immunizzato il 95% di protezione nei confronti dei ricoveri e dei decessi, i vaccinati molto raramente fanno una malattia gravi ma la possibilità di evitare le reinfezioni è limitata a percentuali più basse. Infine una parte piccola di vaccinati non risponde al vaccino, sono spesso molto anziani o con problemi di salute precedenti“.

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