Resiste per una settimana a un orso che ogni notte tornava ad attaccarlo

Un uomo di circa 50 anni veniva attaccato da un orso nel deserto dell’Alaska. Un pilota della Guardia Costiera lo ha trovato e salvato

orso-Meteoweek.com

Un pilota della Guardia Costiera ha salvato un uomo pedinato e attaccato ogni notte, per una settimana, da un orso nel deserto dell’Alaska. Il pilota ha trovato l’uomo, 50enne, non ancora identificato, ferito con lesioni a gamba e busto e solo due colpi di munizioni restanti nella pistola. Jared Carbajal (il pilota, ndr), ha visto un cartello SOS con scritto “Aiutami” sul tetto di una baracca nel deserto a 40 miglia dall’antica città della corsa all’oro, Nome.

Lì c’era una persona che tentava disperatamente di farsi notare muovendo entrambe le mani in aria. L’uomo, salvato dal pilota, ha raccontato alla Guardia Costiera Usa che ogni notte un orso grizzly lo attaccava e di aver passato una settimana senza dormire a respingere gli attacchi dell’animale, che aveva distrutto pure le porte della baracca.

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L’uomo ha anche detto di essere giunto al campo lo scorso 12 luglio e di aver incontrato l’orso qualche giorno dopo. È riuscito a scappare e ha fatto ritorno alla capanna del campo, dove si è curato le ferite. Il pilota ha detto al New York Times che l’uomo gli ha riferito «che l’orso continuava a tornare ogni notte e che lui non dormiva da alcuni giorni».

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Il salvataggio da parte della Guardia Costiera è stato un episodio molto fortunato, dato che l’equipaggio dell’elicottero del Comandante Carabajal, diretto verso un’altra destinazione, aveva virato in un’altra direzione per evitare il brutto tempo. Il pilota ha poi portato il ferito a Nome. La Guardia Costiera ha spiegato che l’incidente deve essere un monito per chiunque si rechi nel deserto. La raccomandazione è di portare con sé un segnale di emergenza o un cellulare satellitare.

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