Alleato con FdI ma nel Governo Draghi. La Lega scelga da che parte stare

Il gioco della Lega è quello di raccogliere il dissenso ma continuare a stare in maggioranza. E’ un sistema che non può pagare a lungo

Stiamo assistendo in queste settimane a una forte polarizzazione del dibattito politico. Se da un lato il centrosinistra batte sulla necessità di tenere alti i ritmi della campagna vaccinale, continuando a porre l’accento su dispositivi di sicurezza e distanziamento, il centrodestra invece chiede maggiori aperture e pone dubbi sia sulla gestione dell’emergenza che sulla necessità dell’introduzione del Green pass.

Il centrodestra però è fortemente bipolare nella sua narrazione politica. Seppure la Lega ponga critiche in linea con Fratelli d’Italia è pur sempre un partito della maggioranza che sostiene il Governo Draghi, tanto che lo stesso premier ha usato parole ironiche e a volte sprezzanti nei confronti di Matteo Salvini. Dall’altre parte il Carroccio è alleato di FdI e Giorgia Meloni ha scelto di non fare parte del governo in continuità con le scelte portate avanti fino a questo momento.

Questa mattina Enrico Letta ha chiesto unità alla maggioranza sulle vaccinazioni, invitando tutti i candidati alle prossime amministrative di autunno nei partiti che sostengono Draghi, a vaccinarsi per dare il buon esempio e mettere in sicurezza la campagna elettorale. Non solo, il segretario del Partito Democratico è un sostenitore della necessità di vaccinarsi anche per i giovani, così da limitare la diffusione del virus e riaprire le scuole in sicurezza il prossimo autunno.

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Dall’altra parte della barricata c’è invece Giorgia Meloni, la quale si dice perplessa sulla necessità di vaccinare anche gli adolescenti oltre ai dubbi già espressi sul Green pass. “Mi si dice per i mezzi pubblici e riaperture delle scuole cosa si sta facendo? La campagna vaccinale procede bene, siamo una delle due nazioni in Europa che per accedere alla vita sociale richiede il Green pass e mi si parla ancora di Dad? Vogliamo impedire ancora una volta ai ragazzi di andare a scuola, garantirgli una vita sociale?” ha detto questa mattina la leader di Fratelli d’Italia in una intervista su Canale 5.

Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia

E ancora sul vaccino agli under 18 “ho dei dubbi – dice Meloni – in Francia li sconsigliano sotto i 15 anni, in Germania sotto i 17, l’Ue va in ordine sparso perché non si hanno certezze su questo. Sui giovanissimi sarei prudente, piuttosto lavorerei per mettere in sicurezza scuole e trasporti“.

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Altro punto di enorme distanza tra centrodestra e centrosinistra è la valutazione dell’operato di Domenico Arcuri, ex-Commissario all’emergenza Covid. Arcuri è stato voluto nel suo ruolo da Giuseppe Conte ed è stato difeso dal Movimento 5 Stelle, mentre il Pd non ha mai dato una sua versione. Ora l’ex-amministratore delegato di Invitalia è stato richiamato a Palazzo Chigi per avere assistenza nel “monitoraggio dell’avanzamento finanziario e procedurale degli investimenti pubblici, per la mappatura del portafoglio di progetti finanziati in ottica Programma-Progetti, per la ricognizione di aree e progetti in criticità realizzativa da sottoporre ad azioni di supporto“. In parole povere, Arcuri lavorerà alla realizzazione del Pnrr.

Sembra di essere su Scherzi a parte. Se questo è il governo dei migliori abbiamo un problema. Arcuri mi pare sia stato rimosso, una delle prime cose fatte da Draghi, ora farlo uscire dalla porta per farlo poi rientrare dalla finestra è una beffa. Sono molto, molto sorpresa da questa scelta di Mario Draghi” ha detto Giorgia Meloni. La rimozione di Arcuri dal ruolo di Commissario fu una battaglia del centrodestra durante la prima ondata di Covid a cui partecipò anche la Lega. Qual è quindi la posizione del partito di Matteo Salvini in merito?

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Il Carroccio sta percorrendo una via stretta e pericolosa: stare nel centrodestra e appoggiare buona parte delle critiche dell’opposizione, pur rimanendo nella maggioranza a sostegno di Draghi. Un tentativo di dare un colpo al cerchio e uno alla botte, si direbbe: porre dubbi sulla campagna vaccinale, opporsi ufficiosamente al Green pass, criticare il Commissario Figliuolo e l’ex Arcuri per raccogliere il dissenso contro il Governo, ma essere uno dei principali soci. Una strategia che rischia di essere un boomerang.

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