Imu, rimborso ed esenzione. Perché il governo aiuta solo alcuni

25 milioni di Italiani il 16 giugno hanno versato la prima rata IMU e si apprestano a versare la seconda a dicembre. Il governo per contrastare l’impatto della pandemia ha deciso di aiutare alcune categorie di proprietari, ma curiosamente non tutte, creando un’asimmetria poco comprensibile.

Esenzione e rimborso IMU
Esenzione e rimborso IMU: non per tutti

Ma entriamo un po’ nel dettaglio. Il cosiddetto “sostegni bis” divenuto legge il 21 luglio ha puntualizzato chi è esentato dall’IMU. La novità più sostanziosa riguarda i proprietari degli immobili soggetti al blocco sfratti. Per risarcirli del peso in posto a tutela degli inquilini. Essi non dovranno pagare la tassa. Ma non basta: se l’hanno versata entro il 16 giugno potranno anche chiedere rimborso.

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Un colpo al cerchio e uno alla botte. Sì perché il decreto Sostegni bis non ha dimenticato gli inquilini, prorogando il blocco degli sfratti fino al al 30 settembre e al 31 dicembre.

Ma qui viene la parte più controversa. Tutto ciò detto finora riguarda unicamente gli immobili adibiti ad uso residenziale, ma stranamente non quelli adibiti ad attività commerciali.
Non si capisce la ragione di questa asimmetria dato che anche il proprietario di un immobile adibito ad uso affittato a fini commerciali è stato colpito dal blocco sfratti.

E qui abbiamo la parte più curiosa. Per così dire l’asimmetria nella asimmetria.
Il governo ha previsto infatti una categoria di proprietari di immobili commerciali che invece beneficeranno di esenzioni e rimborso IMU e sono i proprietari di immobili adibiti ad uso commerciale che li utilizzano in prima persona e non li affittano.

Uso commerciale

Esenzione e rimborso IMU
Esenzione e rimborso IMU (Unsplash)

Dunque ricapitolando se si ha un immobile adibito ad uso commerciale e lo si utilizza in prima persona, si beneficia degli aiuti del governo, ma se lo si affitta con la medesima destinazione d’uso, al contrario non si beneficia di alcun aiuto.
Non sfugge come ciò sia abbastanza incomprensibile e colpisca senza una ragione chiara solo alcuni proprietari.

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Il governo si è preoccupato degli immobili adibiti ad usi connessi a turismo ricettività e spettacolo: anche per essi c’è esenzione e rimborso.
Un occhio di riguardo anche per i pensionati all’estero. Tale norma vale per una sola in unità immobiliare ad uso abitativo non locato posseduta in Italia a titolo di proprietà o usufrutto per i soggetti che non sono residenti nel territorio dello Stato e che siano però anche titolari di una pensione maturata in regime di convenzione internazionale.

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