L’Italia vicinissima all’immunità di gregge: ma al Green Pass non si dice no

Secondo quanto riferito dal Commissario straordinario all’emergenza Covid 19 Francesco Figliuolo, l’Italia è vicinissima a raggiungere l’immunità di gregge. Dubbi sulla reale utilità del Green Pass. 

“Il nostro Paese è vicinissimo all’immunità di gregge“. A dirlo, il Commissario straordinario all’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo. Direttamente dall’l’hub vaccinale ospitato dal centro distribuzione Amazon FCO1 di Passo Corese, il generale ha fatto il punto sulla situazione vaccini richiamando l’invito a tutti a vaccinarsi, per raggiungere la così tanto ambita immunità di Gregge. Secondi gli ultimi dati giornalieri a disposizione, le dosi totali di vaccino somministrate sono state 79.449.605, con un aumento nell’ultima giornata di +279.593 dosi. Le prime dosi totali somministrate sono invece 40.555.545; 38.894.060 le persone che hanno ricevuto il ciclo completo di vaccino. “Rinnovo ancora una volta l’invito a tutti a vaccinarsi, perché il nostro Paese è vicinissimo all’immunità di gregge; il Lazio ha appena raggiunto l’80% delle persone immunizzate, al livello nazionale questa percentuale verrà raggiunta entro il mese di settembre”, ha detto Figliuolo esprimendo però preoccupazione per i cinquantenni non ancora immunizzati.

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“C’è preoccupazione su quel milione e 800 mila cittadini tra i 50-59 anni non ancora vaccinato e anche se abbiamo raggiunto l’82% delle prime inoculazioni questo potrebbe non bastare: il mio appello è a queste persone anche se c’è stata una ripresa della campagna vaccinale negli ultimi giorni con oltre 10mila prime inoculazioni al giorno per questa fascia età”, ha aggiunto Figliuolo ricordando la vitalità del vaccino, che preserva dalle forme gravi della malattia. Insomma, se il gioco non è ancora fatto sta per finire. E allora, si chiedono in molti, a cosa serve il Green Pass?

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Il certificato vaccinale è ormai indispensabile per avere accesso ad alcune categorie di esercizi ma anche servizi, i trasporti per esempio. Se siamo vicini all’immunità di gregge – questa la domanda – perché rendere obbligatorio il Green Pass? Proprio su un futuro senza certificato, Figliuolo ha detto: “Tutte le misure che sono state prese e vengono prese in questo momento sono per tutelare la salute pubblica, per cui nel momento in cui verrà accertato che la salute pubblica viene messa al sicuro dalla minaccia del virus non è escluso che possano essere effettuate scelte diverse da quelle effettuate ora”, ha detto il Commissario. ” Tutto ciò che viene fatto oggi è fatto per far star meglio tutti e soprattutto per far sì che chi con generosità ha aderito alla campagna di vaccinazione non veda compromesso il proprio sacrificio da altri che in maniera egoistica attendono gli effetti di non si sa che cosa”, ha proseguito.

Ma il Green Pass è davvero necessario? Un’incertezza riguarda anche i tempi dell’immunizzazione. Il certificato vale 12 mesi, eppure non c’è certezza su quanto – chi ha effettuato un vaccino – sia davvero immune dopo un certo periodo di tempo.

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