Un sorpasso “illecito” avrebbe provocato il maxi incidente frontale in cui è morta la 19enne. Ecco cos’è accaduto 
Sarebbe stato un sorpasso “illecito” a provocare il maxi frontale in cui è morta Sara Candeago, 19 anni, operaia di Sottocastello, frazione di Pieve di Cadore (Belluno). Sara è deceduta mercoledì scorso intorno alle 17:45 mentre stava rientrando a casa da lavoro.
Aveva preso da poco la patente ed era una ragazza molto coscienziosa, viaggiava in modo regolare nella sua corsia verso nord, e stava per prendere la direzione del ponte di Cadore. A un certo punto, però, una Mercedes C220 “impazzita”, guidata da un 72enne, ha azzardato il sorpasso in linea continua invadendo la terza corsia, quella opposta al senso di marcia a nord, dove si trovava Sara.
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Così, Sara ha perso la vita, a causa di un sorpasso azzardato da parte del 72enne per la troppa fretta, infrangendo le norme del codice della strada. L’uomo, L.B., è ora sotto inchiesta per omicidio stradale. I carabinieri stanno indagando sul sinistro e diversi sono i punti da chiarire anche se la dinamica del frontale sembra essere ormai evidente.
Il ponte di Cadore imboccato da Sara ha due corsie di marcia verso sud e una sola corsia direzione nord. Da Tai per Perarolo (luogo da cui Sara stava tornando dopo il lavoro) c’erano due auto, una Opel Astra guidata da B.H., 43 anni e la Mercedes C220 di G.C., 75 anni. Mentre le due auto procedevano in discesa, è arrivata una seconda Mercedes C220 guidata dal 72enne di Treviso, che per cause da chiarire, ha sorpassato “illegalmente” l’auto davanti a sé in curva (verso la fine del ponte) e non avendo la giusta visibilità si è scontrato con la Clio guidata da Sara, che purtroppo è morta. 
Gli altri conducenti non hanno riportato gravi conseguenze. La Procura ha ora aperto un’inchiesta sul 72enne, indagato per omicidio stradale. Si indaga sul perché l’anziano abbia eseguito quella manovra azzardata. Nelle prossime ore si terrà l’autopsia sul corpo della 19enne e poi sarà concesso il via libera per il funerale.
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Anche la strada è finita sotto inchiesta, perché quel tratto è già stato scenario di diversi incidenti. Sui social sono scattate le proteste:«la situazione incidenti nel tratto Ponte Cadore/bivio di Tai venga seriamente presa in considerazione dagli organi competenti».
