Antonio Pappalardo non è più generale: tolti i gradi per motivi disciplinari

L’arma dei carabinieri ha degradato Antonio Pappalardo per le sue condotte con i Gilet arancioni. Il suo comportamento, considerato lesivo del prestigio delle forze armate e del giuramento prestato, gli è costato il grado di generale.

Antonio Pappalardo 1280 - meteoweek.com

Le condotte di Antonio Pappalardo a cui ci si riferisce sono quelle nelle recenti manifestazioni a capo dei Gilet arancioni. Questo movimento, nato da una costola dei cosiddetti Forconi, fece molto parlare di sé con le proteste contro il governo “non eletto”. Nel 2017, gli attivisti del movimento aggredirono l’ex parlamentare di Forza Italia Osvaldo Napoli fuori da Montecitorio per consegnarli la “notifica di arresto”. In seguito, i Gilet arancioni hanno organizzato numerose manifestazioni contro il governo e il presidente della Repubblica. Alcuni di loro hanno partecipato anche alle recenti manifestazioni no-vax e no-Green pass.

A maggio 2020 il generale, che in passato ha ricoperto anche il ruolo di sottosegretario alle Finanze durante il governo Ciampi, riceve una denuncia. La ragione è la violazione, insieme ad altri manifestanti, delle normative anti-Covid durante una protesta a Milano. Secondo quanto si apprende, all’ormai ex generale è stato notificato un provvedimento del ministero della Difesa di perdita del grado per rimozione, per motivi disciplinari. Già tre anni fa la Direzione generale per il personale militare del ministero aveva provato a sospenderlo dalle sue funzioni. Il Tar, però, come ci tiene a ricordare lo stesso Pappalardo, annullò l’atto. Nel 2019, invece, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di vilipendio nei confronti di Mattarella.

Chi è Antonio Pappalardo?

Antonio Pappalardo 2 740 - meteoweek.com

Palermitano di nascita, Pappalardo era in congedo dal 2006 dall’Arma dei carabinieri, con il grado di generale di brigata. È stato presidente del COCER, il Consiglio centrale di rappresentanza, dal 1988 al 1991. Tra il 1992 e il 1994 è stato inoltre deputato dell’XI legislatura e, per pochi giorni, sottosegretario di Stato alle Finanze nel governo Ciampi.

In Piazza del Popolo a Roma il leader dei gilet arancioni Pappalardo si era rivolto ai cittadini con queste parole. “Popolo, esci dal guscio, scendi in piazza, ribellati! Io non conto nulla, è il popolo che comanda. Per eleggere un nuovo Parlamento dobbiamo avere una nuova legge elettorale e bisogna stampare la nostra moneta nazionale, la Lira!”.

LEGGI ANCHE: Finisce in carcere accusato di aver rubato una bici. Lo assolvono 15 mesi dopo:«È paraplegico, furto impossibile»

“Mario Draghi, Sergio Mattarella, parlamentari e ministri: siete estorsori, usurpatori, vi veniamo ad arrestare”, afferma in una diretta sul suo profilo Facebook. Sempre sui social, Pappalardo chiede di non essere chiamato più con il suo ex grado in quanto “gli usurpatori” sono dotati di microspie e registratori.

Impostazioni privacy