Canarie, eruzione di lava e gas tossici. Anche l’Italia va in allerta

Il vulcano Cumbre Vieja sull’isola di La Palma (Canarie) ha dato vita ad una priamide infuocata di oltre 50 metri.

Canarie, eruzione di lava e gas tossici. Anche l'Italia va in allerta 1280 - meteoweek.com

Dopo aver toccato il mare per la prima volta intorno alle 23 di martedì sera, la lava del vulcano è precipitata giù per una scogliera. Dopo di 100 metri di caduta, il contatto con il mare ha creato una nube tossica che il vento ha proiettato all’interno dell’isola. Anche se, al momento, questo fenomeno dovuto allo shock termico si sta dissipando, le autorità hanno diramato l’ordine alla popolazione di rimanere isolata in casa. “Tenete porte e finestre chiuse”. Nelle ultime ore la lava sta avanzando costantemente e i suoi effetti potrebbero già essere visti all’alba sull’isola. Nel suo percorso verso il mare, la lava ha coperto parte di una strada interurbana costiera vitale per i trasporti sulla parte sud-occidentale di La Palma. Secondo i dati più recenti del sistema europeo Copernicus, le colate del vulcano hanno già distrutto almeno 589 edifici e coperto 258 ettari di terreno.

Scatta l’allarme anche in Italia per l’eruzione vulcanica alla Canarie iniziata il 19 settembre sull’isola di La Palma. La nube di polveri e gas con all’interno diverse sostanze potenzialmente pericolose, tra le quali il biossido di zolfo, attraversa ad alta quota il Mediterraneo. “Sorvegliate speciali” sono in particolare la Sardegna e la Sicilia dove transiterà la nube a maggiore concentrazione. Le altre regioni del centro sud saranno solo sfiorate dalla coltre. Dai programmi di osservazione si evince che nei prossimi due giorni la nube sorvolerà la Sardegna e raggiungerà anche la Sicilia per poi allontanarsi.

La ricerca sull’isola delle Canarie

Si assiste alla creazione di una nuova piattaforma terrestre su La Palma, a Playa de los Guirres (chiamata anche Playa Nueva). L’effetto può essere spiegato dalla bassa profondità del mare nella zona. Il flusso di materiale vulcanico ha creato un delta alto 50 metri in soli 45 minuti, come riportato dall’Istituto Spagnolo di Oceanografia.

Si usa il telefono cellulare per localizzare le coordinate. Poi si disegna un quadrato di 30 per 30 centimetri sulla cenere con una spatola. Lo si raccoglie con lo stesso strumento e si conserva in un sacchetto di plastica ermetico. Questo è il processo di raccolta di campioni di cenere dal vulcano La Palma, come spiegato in un video pubblicato dall’Istituto Geologico e Minerario spagnolo. L’agenzia ha chiesto l‘aiuto dei cittadini dell’isola per accelerare ed espandere il processo di raccolta, che deve essere effettuato rapidamente in tutta l’isola. In questo video, Vegas spiega a EL PAÍS tutto quello che potranno sapere analizzando i campioni. In particolare le analisi indicheranno il pericolo per la salute dovuto alla presenza di sostanzenell’aria o nell’acqua di La Palma.

LEGGI ANCHE > Artista deturpa la spiaggia di Pantelleria con sostanze coloranti. Denunciata

Le rilevazione in Italia

Anche l’Italia sta rilevando dati in merito all’eruzione. “Stiamo verificando la situazione dalle nostre 34 stazioni della rete regionale di monitoraggio ambientale da quando il fenomeno è iniziato – spiega all’ANSA Alessandro Serci dell’Arpa Sardegna – la situazione attualmente è sotto controllo, entro i 3 microgrammi per metro cubo di biossido di zolfo. Non ha piovuto e non ci sono state ricadute”. Anche le previsioni virano all’ottimismo.

LEGGI ANCHE > Lo zio di Saman, arrestato in Francia, ora rifiuta l’estradizione in Italia

“Le simulazioni fatte dagli uffici competenti indicano che l’inquinante è stazionario a 5mila metri di altezza – precisa Serci – E non ci sono fenomeni meteo che comportano la ricaduta di questo inquinante verso il nostro territorio. Il dato peggiore che ci era stato indicato era previsto per sabato e domenica, ma fortunatamente non abbiamo avuto nessuno sforamento dei limiti della qualità dell’aria”.

Impostazioni privacy