Operazione Bokluk, 9 arresti: costringevano straniere a prostituirsi durante pandemia

Nove persone sono state arrestate a Catania, a margine di un’operazione denominata “Bokluk”, con le accuse a vario titolo di tratta di persone, riduzione in schiavitù e associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, aggravati dalla transnazionalità. Le indagini erano state avviate nel giugno del 2020 a seguito della denuncia di due prostitute originarie della Bulgaria, che avevano denunciato un’altra straniera poiché costrette a pagarle un canone di locazione.

operazione bokluk
Le immagini delle donne costrette a prostituirsi diffuse dalla Polizia – meteoweek.com

L’incubo di un gruppo di straniere, costrette a prostituirsi, è terminato. Nove persone sono state arrestate dalla Polizia di Catania nell’ambito di una operazione denominata “Bokluk” con l’accusa a vario titolo di essere membri di una associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, nonché di tratta di persone e riduzione in schiavitù. I reati sono aggravati dalla transnazionalità. Le indagini in merito sono iniziate nel giugno del 2020, nel pieno della pandemia di Covid-19. Due donne di nazionalità bulgara si erano rivolte alle forze dell’ordine, denunciando di essere state costrette da un’altra straniera al pagamento di un canone di locazione delle postazioni su strada in cui erano solite prostituirsi, che si trovavano nei pressi di un bar adiacente alla stazione ferroviaria.

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Le lunghe indagini della Polizia di Catania hanno permesso di mettere in luce un ampio sistema criminale che andava avanti da anni. L’associazione a delinquere reclutava le prostitute in Paesi esteri, come appunto la Bulgaria, al prezzo di poco più di 6 mila euro ciascuna, e le portava in Italia. Le malcapitate venivano qui private dei propri documenti di identità e costrette a vivere in condizioni precarie in appartamenti fatiscenti, dove avvenivano i rapporti sessuali con i clienti, anche durante il periodo di lockdown a causa della pandemia di Covid-19. Nella maggior parte dei casi erano persino malnutrite, dato che si cibavano soltanto di alimenti poveri come le patate. Il gruppo, dagli affari illeciti, guadagnava circa 1.400 euro a settimana. Alle donne non veniva dato sostanzialmente nulla.

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La Polizia ha reso noti i nomi dei nove soggetti arrestati nell’ambito dell’operazione denominata “Bokluk”. In manette Milanov Emil Ivanov, detto Emil, (classe ’79); Milanova Milena, detta Miriam, (classe ’90); Kozarova Maria, detta Zina, (classe ’94), Corrado Massimo (classe ’78), agli arresti domiciliari; Barbera Francesco (classe ’71); Caruso Giuseppe (classe ’76); Coco Alessandro Santo ( classe ’90); Angelova Elena (classe ’78); M.A. (classe ’48), sottoposto all’ obbligo di dimora nel comune di Catania.

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