Salvini e l’ imbarazzante audio pubblicato sul Foglio:«Troppe rotture di co***…» da Fratelli d’Italia

Durante una riunione con i parlamentari, Salvini si è lamentato degli attacchi ricevuti da parte di Giorgia Meloni 

Matteo Salvini e Giorgia Meloni-Ansa/Alessandro Di Meo

Da un vertice tra parlamentari della Lega occorso ieri a ora di pranzo al Teatro Sala Umberto per discutere del post elezioni amministrative, Matteo Salvini ha attaccato Giorgia Meloni:«È ovvio che noi abbiamo un centrodestra nel governo e uno all’opposizione. Però c’è modo e modo di stare all’opposizione. Si può concordare una quota comprensibile di rottura di c… dall’opposizione, che però vada a minare il campo Pd e 5 Stelle e non sia fatta scientemente, come è accaduto negli ultimi mesi, per mettere in difficoltà la Lega e il centrodestra».

Queste parole del leader leghista dovevano restare riservate e invece sono divenute di dominio pubblico tramite un audio postato sul sito de Il Foglio. Con queste parole, seppur “rubate”, Salvini mostra un nodo politico, ossia che la scelta di far parte del governo Draghi e quella di Fratelli d’Italia di rimanere all’opposizione non potevano non essere causa di divisioni interne al centrodestra.

Il leader della Lega, tuttavia, precisa che c’è altro, asserendo nell’audio che alcune iniziative di guerra al governo hanno infastidito maggiormente la Lega rispetto a Pd e M5S. Salvini pensando fosse una conversazione riservata, ha espresso la sua irritazione. Salvini tuttavia si mostra tranquillo dopo l’audio divenuto pubblico: «Non ci faranno litigare. Posso far vedere i messaggi WhatsApp in cui io e Giorgia ridiamo e scherziamo», ha spiegato a Porta a porta.

Matteo Salvini-Meteoweek.com

Dagli alleati, inoltre, giungono reazioni atte alla conciliazione. Salvini non si fa problemi ad ammettere la sconfitta alle elezioni amministrative:«Non sono andate bene. Aritmicamente , uno potrebbe dire che abbiamo 64 sindaci in più. Ma quando perdi con ignominia, con 30 punti di distacco in alcune grandi città, c’è poco da festeggiare. Sicuramente la divisione del centrodestra in due o tre pezzi non aiuta. Con tutto l’affetto per le Comunali di Milano o di Genova, e per le Regionali in Sicilia, la mia visione è calibrata sul 2023-2028».

Il leader della Lega ha poi aggiunto:«Durante il pranzo con Berlusconi e la Meloni mi è sembrato che fosse evidente a tutti che litigare tra i “centrodestra” per un voto in più ha come effetto che al massimo sei il migliore dei perdenti. A me non me ne frega un c… di essere il più forte di quelli che perdono». Salvini ha anche svelato del nuovo piano pensato con Berlusconi, ossia organizzare una riunione con i ministri di Lega e Forza Italia «tutte le settimane, perché un conto è andare in Consiglio dei ministri in ordine sparso, un altro è andare con sei persone coordinate, con una linea condivisa e concordata a priori. La manovra di Bilancio sarà il primo banco di prova».

E ancora, sul match per il Quirinale afferma:«Mancano un anno e 4 mesi e se uno pensa di andare a votare prima è un illuso. Ma se continuiamo a darci martellate sulle gengive e poi miracolosamente a marzo 2023 ci presentiamo insieme è complicato. È stato complicato per i Comuni di Roma e Milano, figuriamoci quanto può esserlo a livello nazionale».

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Nel frattempo, Ignazio La Russa si è detto convinto che Salvini non pensa ciò che ha commentato sui suoi parlamentari. «Io sono contrario al giornalismo che guarda la politica dal buco della serratura, decontestualizzando le dichiarazioni. Io apprezzo e stimo Matteo Salvini che ho incontrato da Berlusconi, insieme a Giorgia Meloni e che ha espresso con chiarezza e totale sincerità concetti assai diversi dalle frasi rubacchiate dal Foglio».

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Anche la Meloni la pensa così: «Non ci faranno litigare». Per ciò che concerne la corsa al Quirinale, Salvini avrebbe anche detto:«Non escludo che ci voglia andare Draghi ma questo non significa che si andrà alle Politiche anticipate. Il nostro obiettivo è di arrivare compatti e mostrarci competenti davanti all’appuntamento del 2023».  Una visione che cozza con gli obiettivi di FdI che da tempo chiede le elezioni al più presto.

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