Rissa in ospedale, tre sanitari feriti dai parenti di una malata

E’ scoppiata una rissa in ospedale, tre sanitari sono rimasti feriti dai parenti di una malata ed è stato messo a soqquadro un pronto soccorso. 

Ieri sera è scoppiata una rissa violenta al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vittoria nel Ragusano. Due persone, di nazionalità romena, avevano accompagnato al Pronto Soccorso una parente chiedendo di ricevere delle cure per un aggravamento delle sue condizioni di salute.

Rissa in ospedale, aggressione a tre sanitari: si chiede il rimpatrio dei delinquenti

I due avrebbero preteso delle cure immediate e non avrebbero accettato i tempi di attesa. Per questo, si sono accaniti contro il personale del Pronto Soccorso ed hanno aggredito due infermieri ed un operatore sanitario. Tre persone sono rimaste ferite: un infermiere è stato ricoverato in ospedale con fratture alle costole e una prognosi di 25 giorni. Altri due suoi colleghi, anch’essi aggrediti dai familiari della donna, guariranno in 15 giorni.

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I due familiari della paziente hanno anche scaraventato a terra le sedie della sala di attesa del Pronto Soccorso. A riportare la calma sono stati carabinieri di Vittoria, intervenuti insieme alla Polizia. Il compagno della donna, di 43 anni, è stato denunciato per minacce e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. Lo stesso è accaduto per il figlio quindicenne della donna; di lui si occuperà il tribunale dei Minori di Catania.

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“Un’aggressione al pronto soccorso è incivile a prescindere, ma se ad effettuarla sono stranieri pregiudicati, noti alle forze dell’ordine, è ancora peggio”, ha detto il direttore generale dell’Asp 7 di Ragusa, Angelo Aliquò. Il numero uno dell’azienda sanitaria iblea, appena appresa la notizia, si è recato subito, all’ospedale Guzzardi: “L’episodio avvenuto ieri sera al Pronto Soccorso di Vittoria è emblematico. Questi delinquenti che hanno aggredito e picchiato gli operatori non hanno niente da perdere, hanno diritti come ognuno di noi, ma non sembrano tenuti a rispettare le nostre regole. Rubano, vengono arrestati e poi rilasciati, picchiano e vengono fermati e poi ancora rilasciati, a volte ancora prima che polizia e carabinieri finiscano di compilare gli adempimenti burocratici”.

“Non bisognerebbe arrivare a queste situazioni per comprendere che i cittadini vanno tutelati e che deve aumentare la sicurezza nel territorio. Per accorgersi che le forze dell’ordine sono in numero insufficiente, che è necessario che uno straniero delinquente dopo il carcere vada espulso“, ha ribadito il direttore generale Aliquò.

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