Guerra commerciale tra Francia e Regno Unito per i confini marittimi

La Francia sequestra un peschereccio inglese e chiede più concessioni nelle acque britanniche. La risposta di Boris Johnson

Tensione tra Francia e Gran Bretagna per una presunta violazione delle acque territoriali francesi da parte di imbarcazione con bandiera britannica. Le autorità francesi hanno posto sotto sequestro un peschereccio e respinto un’altra che navigava in prossimità del porto di Le Havre, sulla costa della Manica.

In base agli accordi internazionali dopo l’uscita del Regno Unito dalla comunità europea, infatti, non è più possibile pescare nelle acque straniere per i britannici senza un permesso ad hoc. Un episodio che potrebbe scatenare rappresaglie da parte del governo presieduto da Boris Johnson.

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Non è il primo caso di tensione tra i due Paesi per quanto riguarda la pesca. La Gran Bretagna concede pochissime licenze di pesca nel proprio mare ai francesi, cosa che sta mettendo in difficoltà l’industria marittima di Parigi. Da qui la decisione francese di negare alle barche inglesi l’accesso ai propri porti e di rallentare il traffico merci fra le due sponde della Manica.

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Finora abbiamo cercato il dialogo – ha detto il ministro francese per l’Europa, Clement Baunema abbiamo ottenuto solo metà delle licenze di pesca: non è abbastanza e non è accettabile. Così adesso dobbiamo usare il linguaggio della forza, perché è l’unica cosa che il governo britannico capisce”. Per tutta risposta Boris Johnson ha affermato che “le minacce della Francia sono deludenti e sproporzionate e non è ciò che ci aspetteremmo da uno stretto alleato e partner” e che “incontreranno una appropriata e calibrata risposta. Una situazione che ha il sapore delle vecchie dispute di epoca napoleonica. La Francia chiede la solidarietà dell’Ue che finora tarda ad arrivare.

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