Banchi a rotelle gettati in discarica: la scuola archivia l’ex-ministra Azzolina

Un video mostra gli inutili banchi acquistati durante la pandemia, diretti verso la discarica. Il costo dell’appalto fu di 119 milioni di euro


La scuola archivia i banchi a rotelle voluti dall’ex-ministra grillina Lucia Azzolina. Un video che circola in rete da questa mattina, mostra una chiatta piena dei banchi inutilizzati pronti per essere trasportati verso lo smaltimento dei rifiuti in viaggio le calli di Venezia. Al tempo dell’acquisto il costo di ogni singolo banco fu di 219.17 euro, per un  spesa totale di 119 milioni, con l’appalto gestito dall’allora Commissario all’emergenza Covid Domenico Arcuri.

La decisione di gettare i dispositivi acquistati con appalto nazionale, è stata presa da un liceo del centro del capoluogo veneto, il Benedetti-Tommaseo, dopo essere giunti nell’istituto solo un anno fa. Vista l’impossibilità di utilizzarli, la dirigente scolastica ha chiamato una ditta di trattamento rifiuti ingombranti, che giovedì ha effettuato il trasporto.

A quanto si legge sul quotidiano locale Il Gazzettino, i banchi erano stati stipati in un magazzino appena erano arrivati. Inoltre secondo il rappresentante legale di Rete Srl, Recuperi tecnologici, la ditta incaricata di prelevare il materiale destinato allo smaltimento, “la scuola, per la verità, ha tentato di regalare questi banchi a vari enti insieme a del gel che lasciava una patina sulle mani e non risultava adatto per gli studenti. Il gel è stato donato, i banchi non li ha voluti nessuno e non c’è stata altra scelta che la discarica. Bisogna tener conto che poi a Venezia, anche se regali qualcosa, c’è il problema del trasporto via acqua e della manodopera, che incide più del costo della merce stessa. A volte la donazione è una scelta che non conviene nemmeno“.

LEGGI ANCHE: L’imbarazzante intervento del grillino Giarrusso al Parlamento europeo

L’ex-ministra dell’Istruzione nel Governo Conte II, Lucia Azzolina

LA RABBIA DELL’AZZOLINA

L’immagine ha fatto infuriare l’ex-ministra pentastellata che ha risposto seccamente alle domande dei giornalisti: “La questione è stata raccontata urbi et orbi, e io non ho più la voglia di rispondere. Non glielo devo spiegare io, deve andare nelle scuole e chiedere. E’ un dramma che facciate ancora a queste domande – afferma Azzolina . Chieda alle scuole chi ha voluto e ha chiesto i banchi. Le domande che mi sta facendo indicano che lei è una persona profondamente disinformata“.

LEGGI ANCHE: Sondaggi, il Pd sfiora il 20% e si avvicina al primo partito (FdI)

A rispondere all’esponente pentastellata ci ha pensato Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro del Veneto in quota Fratelli d’Italia. “Ritengo francamente sconcertanti le dichiarazioni di Lucia Azzolina, che nelle ultime ore ha preso pubblicamente le distanze dall’acquisto dei banchi a rotelle – afferma l’assessore -. Probabilmente l’esponente del Movimento 5 Stelle dimentica, o finge di non ricordare, le pompose conferenze stampa e le sue improvvide affermazioni rese quando occupava lo scranno più alto del Dicastero della pubblica istruzione, quando annunciava l’arrivo massivo nelle scuole italiane di queste ‘sedute ludiche’ quale presidio cruciale per affrontare l’insegnamento in presenza all’insegna della sicurezza e del distanziamento sociale“.

Scrive su Facebook il sottosegretario all’Istruzione in quota Lega Rossano Sasso. Venezia, banchi a rotelle in una ‘bettolina’ che vanno al macero perché inutilizzati e nessuno che se li vuole prendere. Un simbolo di una stagione che per fortuna non c’è più

LEGGI ANCHE: Mario Draghi ha ucciso il Reddito di Cittadinanza

Per Cosimo Maria Ferri (Italia Viva) Componente Commissione Giustizia Camera dei Deputati “non si può scaricare la responsabilità sui dirigenti e sui docenti. Le scuole non hanno spazi adeguati e sono piene di banchi a rotelle e mascherine che nessuno usa, ma per paura di certificare il fallimento delle scelte fatte nessuno decide e si lascia tutto così . Il ministro Bianchi dia indicazioni precise ai dirigenti, la politica si deve assumere la propria responsabilità“.

Impostazioni privacy