Mario Draghi ha ucciso il Reddito di Cittadinanza

Le modifiche introdotte hanno distrutto la battaglia simbolo dei 5 Stelle.

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“Al secondo rifiuto (oggi sono tre) di un’offerta di lavoro si perderà il diritto ad incassare il reddito di cittadinanza. La Manovra approvata dal consiglio dei ministri modifica inoltre le regole in base alle quali un’offerta di lavoro può essere considerata “congrua”. Lo è un’offerta di lavoro con contratto a tempo determinato, part-time, in somministrazione per almeno tre mesi. Per quanto riguarda la distanza da casa, in caso di prima offerta, la congruità scatta entro gli 80 km dall’abitazione del beneficiario o per una sede raggiungibile entro 100 minuti con i mezzi pubblici. Con la seconda offerta la congruità vale su tutto il territorio nazionale(Firstonline)

Una prima lettura dal quotidiano FirstOnline delle modifiche introdotte all’Rdc nella nuova legge di bilancio, accolta tra gli applausi generali, come fosse l’ennesima mediazione vincente di quel feticcio divino chiamato Mario Draghi. 

Alla fine, hanno vinto tutti. 

Ha vinto Renzi, che aveva sviluppato un odio così profondo da indire un referendum, acclamando persino il clamoroso fallimento della sua raccolta firme: perché il punto, come ha spiegato, era dare un segnale, innescare un cambiamento. Ha vinto anche tutta quella parte del Pd che ha sempre ammiccato alla retorica di un reddito difettoso, che premiava i furbetti e regalava soldi per stare sul divano. Hanno vinto i nuovi cinque stelle capitanati da Conte, che, per diventare gli alfieri neoliberisti di questo nuovo ventennio, dovevano andare oltre, fare qualcosa di estremo, che li rinnegasse nel profondo senza mostrarlo troppo all’opinione pubblica. 

Il Reddito di Cittadinanza non esiste più.

Per carità, parliamo di un provvedimento che nasce già di suo come inganno semantico. Non è mai stato un reddito conferito per il semplice fatto di essere cittadini, come immaginava Beppe Grillo in una bella e affascinante utopia sviluppata ben prima della nascita del movimento. È stato però un sussidio di disoccupazione diverso dai precedenti.

Ha funzionato, ha realmente aiutato milioni di persone a uscire dall’indigenza, e al contempo offrire una prima vera via di fuga, di resistenza allo sfruttamento. Lo spiegava qualche giorno fa un operaio palermitano a Myrta Merlino: non era più disposto a tornare alle stesse cifre che gli offriva il reddito. Cifre che per importo e modalità di erogazione non consentono di sopravvivere, esattamente come gli stipendi offerti da delinquenti ( tali in quanto certe cifre per un full time le puoi dare solo nell’illegalità) che si permettono pure di insultare in mondovisione chi non accetta, di dargli dello sfaticato.

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Ha vinto Mario Draghi, chiamato mesi fa a prendere in mano le redini del paese, a ristabilire l’ordine. Distruggendo con le sue azioni tutti coloro che si erano davvero illusi che le inaspettate aperture keynesiane allo scorso meeting di Rimini segnassero la sua redenzione.

Qui, vista anche l’amarezza che ho addosso, mi interessa al momento scrivere di una singola modifica fatta a un singolo provvedimento. Uno specifico esempio delle conseguenze che queste modifiche all’RdC introdotte dal governo porteranno. Cambiamenti consistenti, che non lasciano dubbi: con l’approvazione di ieri, il Reddito di Cittadinanza è stato ucciso e Mario Draghi è il primo responsabile.

“Con la seconda offerta la congruità vale su tutto il territorio nazionale”

Qualcuno per caso si è reso conto delle conseguenze? Non i 5 Stelle visto che nulla hanno detto a riguardo. 

Facciamo un esempio. Scelgo un nome di fantasia. 

Sono Giorgia, sono una madre, sono cattolica e vivo in Sicilia, a Palermo per la precisione. Ho due figli di 1 e 2 anni. Non sono sposata e devo badare io alla loro sopravvivenza economica. Il reddito mi ha davvero cambiato la vita perché ero senza lavoro al momento della sua introduzione. Trovandomi in povertà assoluta, non detenendo immobili, prendo il massimo importo. Una cifra bassa, quasi nulla se hai dei figli, ma a Palermo ce la puoi fare in un modo nell’altro. Di offerte di lavoro da parte dei navigators e similari non ne arrivano mai, e quelle poche, non mi permettono di badare ai miei figli come faccio adesso con il reddito. Perchè? Perché mi offrono uno stipendio basso quanto il reddito che percepisco, ma non posso permettermi una baby sitter, dunque attendo e sopravvivo come posso, grazie al reddito. 

Da domani però cambia tutto. 

Magari mi arriva una prima offerta a 70 chilometri da dove vivo, un part time pomeridiano, ma anche qui, solito problema: ci pago a malapena l’affitto ma non la baby sitter, non posso lasciare figli così piccoli da sola. Posso solo aspettare un contratto a tempo determinato, lì diventa tutto facile e posso finalmente tornare a lavorare.La seconda offerta non la posso più rifiutare ma rischio. Penso che al Nord questo contratto a tempo determinato me lo possono fare. Mi arriva un’offerta da Milano, part time al massimo salariale. Se sono fortunata, mi possono rimanere duecento euro dopo che ho pagato l’affitto per badare alla sopravvivenza dei miei figli. Solo che non posso rifiutare, o vado a Milano a tentare la sorte con i miei figli, o rimango a Palermo. Ma senza più reddito, senza più aiuto da parte del mio stato, che da quel momento in poi mi etichetterà come parassita. 

Hanno vinto tutti alla fine. Tutti coloro che non ce la facevano più a vedere tutti sti deficienti che grazie a quei soldi riuscivano a sfamarsi sul loro divano di casa, permettendosi pure di non farsi più sfruttare, di rifiutare certi lavori a certe cifre. Tutti loro hanno vissuto anni di profondo nervosismo, con qualche momento di pura angoscia in cui sembravano quasi costretti a dover alzare i loro salari di fame per assumere. Che erano nervosi comunque si era capito, considerato quanto si è insistito in questi anni sui furbetti, sui pigri, su quanto questo reddito fosse il vero male del nostro paese, nonostante i numeri hanno sempre detto il contrario.  

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Ma alla fine, è andato tutto per il meglio. Possono rifiutare la prima volta, ma poi devono accettare tutto: qualsiasi contratto, di qualsiasi durata a qualsiasi distanza. Adesso, non possono più permettersi di rifiutare il loro contratto di tre mesi part time. Poi ti magari ti riassumono in nero, un full time alla stessa cifra. Non si trova lavoro facilmente e il loro potere contrattuale è di nuovo diventato inesistente. 

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