Sigaretta elettronica, in Uk potrebbe essere prescritta dai medici per smettere di fumare

Nel Regno Unito il Ministero della Sanità sta riflettendo sulla possibilità di introdurre la sigaretta elettronica nelle prescrizioni mediche per smettere di fumare. 

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L’Inghilterra sta riflettendo sulla possibilità di inserire la sigarette elettronica nel Sistema Sanitario Nazionale della nazione, come aiuto medico per le persone che vogliono smettere di fumare. La conferma è arrivata con la pubblicazione sul sito dell’Agenzia Nazionale regolatrice de farmaci, che ha apertamente invitato tutte le aziende produttrici, a inviare i loro prodotti affinché siano sottoposti ad analisi da parte dell’ente. Un’iniziativa che secondo il Ministro della Sanità britannico Sajid Javid potrebbe aiutare in modo significativo a ridurre il numero di fumatori nel paese. Al momento, è stato stimato che in Inghilterra oltre tre milioni e mezzo di persone utilizzano la sigaretta elettronica, e la maggior parte di questi sono ex fumatori. D’altronde il tabagismo è una piaga sociale per l’occidente da tempo immemore, basti solo pensare che nel 2019, in Uk più di 60 mila persone sono morte a causa del fumo. 

In Italia la sigaretta elettronica spopola tra i giovanissimi, persino alle elementari

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Nelle altre nazioni però, non tutti sono d’accordo con la scelta che l’Inghilterra intende intraprendere a riguardo. In Italia ad esempio, l’Istituto Superiore di Sanità ha lanciato l’allarme sull’utilizzo della sigarette elettronica tra i più giovani. Secondo il sondaggio realizzato infatti dall’ISS, il 43 per cento dei ragazzi che frequentano le medie l’ha già provata, ma il dato che preoccupa di più in tal senso, riguarda il 4 per cento rilevato dall’Istituto, che ha iniziato ad utilizzarla già alle elementari. Lo studio è stato condotto su un campione di circa 170 mila studenti con un’età media compresa tra i 15 e i 17 anni. 

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Massimo Landi, vicepresidente di Simri, un’associazione medica italiana che si occupa di malattie respiratorie, ha commentato questi risultati spiegando che “I danni immediati da fumo elettronico sono a livello delle vie respiratorie, come la suscettibilità all’asma e alla bronchiolite obliterante. Ma i rischi vengono anche dai nuovi dispositivi (pod-mods) che “permettono di svapare altre sostanze diverse da quelle presenti nel fumo di tabacco”.

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