Aukus, i rapporti diplomatici tra Australia e Francia sono ai minimi storici

L’ultimo G20 ha mostrato quanto sia profonda la frattura l’Eliseo e il governo di Canberra 

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Una pugnalata alla schiena. 

Sintetizzando, è un po’ questo il giudizio che Jean-Pierre Thebault, ambasciatore francese a Canberra, ha dato di fronte al National Press Club il 3 Novembre 2011.

Il diplomatico era appena tornato dall’Australia, e ha spiegato quanto per il governo francese sia inaccettabile essere stato tenuto all’oscuro di una contrattazione che oltretutto danneggiava la nazione anche da un punto di vista economico, visto che prevedeva il ritiro di un importante commessa, commissionata dall’Australia al gruppo parigino Us Navy per la costruzioni di nuovi sottomarini per un totale di 90 miliardi di dollari.

Come sappiamo, l’Australia si è sfilata da questo accordo dopo l’annuncio di Aukus, un’intesa militare con Usa e Uk  e da cui il governo di Canberra ha ottenuto il permesso da parte degli Stati Uniti di poter costruire un sottomarino a propulsione nucleare. 

Il fuoco incrociato che sta affrontando il premier australiano Morrison

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Il premier australiano Morrison respinge però con decisione le accuse francesi, anche se al momento si trova ad essere fortemente criticato anche internamente dal partito laburista che probabilmente vuole approfittarne per indebolirlo agli occhi dell’opinione pubblica in vista della prossima tornata elettorale. Ma anche i media australiani non si stanno dimostrando teneri con Morrison: il Sidney Morning Herald ad esempio, ha scritto che la sua partecipazione al G20, il primo evento pubblico in cui parlare del “colpo a sorpresa” messo a segno da Usa, Uk e Australia, si è rivelato un “disastro politico”. Si vocifera infatti che il premier non abbia trovato il sostegno che si aspettava dagli Usa dopo un’intesa che in teoria, promette di essere un sodalizio di medio-termine.  L’Australia poi al G20 è stata tra le nazioni più criticate, per via della reticenza dimostrata nell’aderire al piano di riduzione di emissioni concordato entro la metà del secolo. Morrison dal canto suo ha affidato il suo pensiero all’Australian, un quotidiano considerato vicino al governo, in cui spiega che la commessa concordata con i francesi, aveva delle problematiche irrisolte su cui il governo di Canberra insisteva ben prima della firma di Aukus. 

E l’Eliseo era a conoscenza dell’insoddisfazione australiana in merito. Più volte il governo di Canberra aveva espresso delle perplessità su dei costi che aumentavano di anno in anno, e tempi di realizzazione che diventavano sempre più lunghi. Molti politici australiani negli ultimi tempi, avevano inoltre fatto più volte notare al governo come i sottomarini in questione non soddisfacessero in realtà in alcun modo le esigenze della Royal Australian Navy. Morrison in realtà è andato oltre, visto che il quotidiano ha pubblicato un messaggio che Macron ha spedito al premier australiano che poteva essere autorizzato solo dal suo esecutivo: Devo aspettarmi buone o cattive notizie per i nostri piani comuni sui sottomarini?”. 

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La Francia è andata su tutte le furie in seguito alla pubblicazione di questo estratto, al punto che Thebault in proposito è stato inequivocabile: i rapporti diplomatici tra i due paesi sono ormai ai minimi storici.

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