Costretta a prostituirsi dal fidanzato mentre è incinta. Arrestate 5 persone

I proventi dello sfruttamento erano utilizzati per l’acquisto di stupefacenti. La ragazza, lasciata senza cibo, si prostituiva fino all’alba

Terribile storia di sfruttamento della prostituzione a Bari, dove cinque persone sono state arrestate dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari con l’accusa di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ai danni di ragazza con problemi di droga. La denuncia era partita da parte della madre della vittima, una ragazza di appena 20 anni.

Il giorno dopo la segnalazione, la figlia aveva chiamato la madre per dirle di stare bene, ma la voce della ragazza non sembrava sincera, tanto da fare scattare l’operazione delle forze dell’ordine. I carabinieri hanno trovato la vittima alle 6 del mattina vicino la stazione dei treni a bordo di un’auto intenta a prostituirsi. L’uomo che stava con lei ha dichiarato di avere trovato il contatto della prostituta su un annuncio pubblicato su un sito web e di avere consegnato il denaro per la prestazione a un altro uomo.

Stando a quando riferiscono gli investigatori, il compagno 25enne di lei utilizzava la sua relazione e la dipendenza dalle droghe della ragazza per indurla a prostituirsi in varie zone di Bari, Barletta e Brindisi. L’uomo gestiva direttamente dal sito di annunci gli accordi con i clienti e incassa il denaro di persona, definendo tempi e luogo della prestazione.

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Anche lui tossicodipendente, il fidanzato utilizzava i guadagni per l’acquisto di stupefacenti, lasciando la ragazza priva di beni di prima necessità come il cibo, che doveva procurarsi prostituendosi ulteriormente fino a notte fonde. La situazione è andata avanti per diversi mesi fino a quando la ragazza non è risultata incinta.

A sfruttare la donna per denaro non c’era solo il fidanzato ma anche altre due persone, C.E.33enne e C.C.A. 22enne. Anche loro gestivano siti di appuntamenti per indurre la vittima a prostituirsi rispondendo alle chiamate dei clienti e gestendo in prima persona anche loro i guadagni dell’attività di prostituzione, sperperati per l’acquisto di stupefacenti.

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Agli arresti domiciliari per favoreggiamento della prostituzione, è invece finto D.V., 61enne, gestore e proprietario di fatto di un Bed&Breakfast a Bari, il quale avrebbe tollerato abitualmente, all’interno della sua struttura ricettiva, la presenza di persone che vi esercitavano l’attività, istituendo anche un tariffario per l’utilizzo ad ore delle stanze disponibili. Il B&B, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sequestrato stamane.

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La stessa misura cautelare è stata infine notificata in carcere a C.N., 39enne, gravato da numerosi precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, il quale avrebbe ceduto a uno degli indagati un quantitativo imprecisato di droga per un corrispettivo di 150 euro. La sua figura emerge allorquando la coppia dovette allontanarsi dalla struttura ricettiva, perché V.M. aveva contratto con lo stesso un debito di droga di 150 euro.

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