Boeing ammette la responsabilità nella morte di 157 persone

Il volo in Etiopia caduto nel 2019 fu colpa di un software difettoso prodotto dalla compagnia, che ora risarcirà le famiglie delle vittime

Boeing risarcirà le famiglie delle 157 vittime accertate nel volo 737 MAX 8 caduto in Etiopia nel marzo 2019. L’azienda ha confermato le proprie responsabilità nell’incidente del volo 302 di Ethiopian Airlines partito da Addis Abeba e diretto a Nairobi a causa di un difetto del software che ha procurato la perdita di controllo del mezzo da parte dei piloti, ritenuti non responsabili dell’incidente. L’aereo precipitò su un campo a sud est di Addis Abbeba pochi minuti dopo il decollo.

L’imputato, Boeing, ha ammesso di aver fabbricato un aereo con una condizione non sicura, che è stata la causa prossima dei danni causati dallo schianto del volo 203 di Ethiopian Airlines”, si legge nel documento del tribunale in cui avvocati della Boeing hanno presentato la richiesta in una corte federale di Chicago. Boeing ha anche scagionato due dei fornitori di Max coinvolti nella produzione dell’aereo.

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L’incidente aveva comportato il blocco dell’attività dei 737Max e la peggiore crisi della storia dell’aviazione americana dai tempi dell’11 settembre 20o1, poiché seguiva di qualche mese a un altro incidente, quello di un apparecchio di Lion Air in Indonesia nell’ottobre 2018, che causò 189 morti.

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L’accordo non menziona le somme del risarcimento e precisa che saranno incaricati i periti, di volta in volta, per valutare le compensazioni giuste e ragionevoli in funzione delle prove portate. “Presentiamo le più sincere condoglianze alle famiglie di tutti coloro che hanno perduto la vita sul volo 610 di Lion Air e il volo 302 di Ethiopian Airlines“, ha dichiarato il portavoce di Boeing: “In seguito agli incidenti, Boeing ha realizzato cambiamenti significativi sul 737 Max per assicurare che tragedie come quelle non si ripetano mai più“.

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