Il rapper Young Dolph ucciso a colpi di pistola in un negozio di biscotti

Il noto rapper stava entrando nel suo negozio di biscotti preferito, quando lo hanno ucciso, ieri, mercoledì 17 novembre

Rapper Young Dolph-Meteoweek.com

Il rapper Young Dolph, 36 anni, è morto ieri, 17 novembre a Memphis, nel Tennessee, mentre entrava nel suo negozio di biscotti preferito, il Makeda’s Cookies, che si trova nei pressi dell’aeroporto internazionale. Il killer è ancora in fuga e non ci sono indizi che possano aiutare a rintracciarlo. L’uomo era rientrato a Memphis due giorni prima per andare a trovare una zia malata di tumore.

Il cantante era noto per il suo album “Rich Slave”, pubblicato nel 2020 e che si era posizionato al quarto posto nella classifica nazionale Billboard 200. Dolph era di Chicago e il suo vero nome era Adolph Thornton jr. La sua famiglia si era spostata a Memphis quando aveva due anni.

Young Dolph-Meteoweek.com

Dolph aveva fondato una casa di produzione, “Paper Route Empire”. I suoi brani parlavano della vita di strada, di tossici, trafficanti di droga che «con le loro catene di diamanti sembrano ricchi schiavi». Nel settembre 2017 finì in una sparatoria seguita a una rissa all’esterno di un hotel di Los Angeles. Lo scorso febbraio, mentre si trovava a bordo del suo Suv a Charlotte, in North Carolina, fu assalito da tantissimi proiettili, circa 100. Da qui il suo brano “100 shots”.

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Dopo quell’attentato disse:«Sono sopravvissuto perché la mia macchina è rivestita da lamiere anti proiettile». L’omicidio di Young Dolph ha addolorato i fan, come successe a Los Angeles nel 2019, quando fu ucciso il rapper Nipsey Hussle. Tra gli altri colleghi dell’artista, Chance The Rapper, uno dei più noti rappresentanti dell’Hip-Hop alternativo, ha scritto su Twitter: «Dio benedica Dolph. Un vero rapper indipendente nato a Chicago e amato da milioni di persone».

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Memphis è una delle città più violente degli Usa, tant’è che dallo scorso gennaio sono stati commessi 238 delitti, sei in più rispetto allo stesso periodo lo scorso anno. Il sindaco dem Jim Strickland, fu contattato dal presidente Usa Joe Biden lo scorso 12 luglio, con altri 14 sindaci al timone delle metropoli più pericolose degli Stati Uniti.

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Un vertice teso ad affrontare la terribile ondata di violenza abbattutasi sugli Usa, in piena emergenza Covid. Memphis è anche la città in cui fu assassinato Martin Luther King, che risale al 4 aprile 1968.

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