Indagini Guardia di finanza, scoperti sette lavoratori “in nero”

La Guardia di finanza di Como ha eseguito delle indagini, che hanno portato a scoprire ben sette lavoratori “in nero”.

La Guardia di finanza di Como ha scoperto ben sette lavoratori “in nero”. I finanzieri della compagnia di Olgiate Comasco, nel corso di due controlli in due ristoranti-pizzeria nei comuni di Colverde e di Villa Guardia, hanno trovato tre lavoratori “in nero” di nazionalità italiana.

Sospensione dell’attività lavorativa per locali con i lavoratori “in nero”: superavano la soglia del 10%

Per entrambe le attività è stata richiesta, all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Como Lecco, la sospensione dell’attività in quanto, nel giorno dell’intervento, i lavoratori in nero accertati superavano la soglia del 10% della totalità dei lavoratori impiegati.

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I finanzieri della compagnia di Erba, nella zona della Brianza, hanno scoperto quattro lavoratori in “nero” di cui uno di nazionalità pakistana, uno marocchina e i restanti di nazionalità italiana. Il primo prestava opera in un autolavaggio di Cantù, mentre gli altri tre in un ristorante-pizzeria di Lurago D’Erba.

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Anche in questo caso è stata richiesta all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Como-Lecco, nei confronti dei due esercizi commerciali, la sospensione dell’attività, in quanto, nel giorno dell’intervento, i lavoratori in nero accertati superavano la soglia del 10% della totalità dei lavoratori impiegati. Nel corso dei controlli, sono stati inoltre verificati i cosiddetti “green pass”, resi obbligatori, a partire dallo scorso 6 agosto, per poter usufruire di taluni servizi all’interno di attività commerciali, quali bar e ristoranti al chiuso.

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