Nuove restrizioni Covid in Inghilterra: mascherine, tamponi, viaggi e autoisolamento

Dal 30 novembre 2021 entrano in vigore nuove restrizioni anti Covid-19 in Inghilterra: ritornano obbligatore le mascherine al chiuso, i test PCR per chi viaggia e la quarantena obbligatoria per gli arrivi nel Paese.

Nuove restrizioni Covid in Inghilterra - meteoweek.com
Nuove restrizioni Covid in Inghilterra – meteoweek.com

Nella giornata di oggi sono entrate in vigore nuove restrizioni in tutta l’Inghilterra, atte a combattere la diffusione della variante Covid-19 Omicron. Le mascherine sono tornate obbligatorie in tutti i trasporti pubblici e gli ambienti di vendita al dettaglio (compresi uffici postali e le farmacie), accompagnate dalle vecchie regole relative alla quarantena preventiva in caso di arrivo nel Paese – con tanto di test molecolare alla mano. Dal 19 luglio erano state abolite tutte le limitazioni nel Paese, ma a causa dei nuovi numeri da Covid-19, il governo ha scelto di fare un passo indietro. Le regole sono state annunciate dal primo ministro Boris Johnson in una conferenza televisiva lo scorso fine settimana.

Mascherine al chiuso

Torna quindi l‘obbligo di indossare le mascherine ovunque, tranne nei pub e nei ristoranti. Sono soltanto “altamente consigliate”, invece, nelle scuole secondarie, mentre scattano sanzioni se la regola non viene rispettata nei seguenti luoghi:

• Negozi e supermercati (luoghi che offrono beni o servizi per la vendita al dettaglio o il noleggio)
• Centri commerciali (e mercati al coperto)
• Takeaway (senza spazio per il consumo di cibo o bevande nei locali)
• Case d’asta e gallerie al dettaglio
• Uffici postali, banche, società immobiliari, studi avvocati e commercialisti, cooperative di credito, fornitori di prestiti a breve termine, club di risparmio e società di servizi monetari
• Agenzie immobiliari, agenzie di viaggio
• Locali che forniscono cure personali e trattamenti di bellezza (come parrucchieri, barbieri, saloni di bellezza, centri massaggi, studi di tatuaggi e piercing)
• Farmacie
• Veterinari
• Servizi di trasporto pubblico (aerei, treni, tram, autobus, pullman e traghetti)
• Taxi e veicoli privati ​​a noleggio
• Snodi di trasporto (aeroporti, stazioni e terminal ferroviari e tranviari, porti e terminal marittimi, stazioni e terminal di autobus e pullman)

E ancora, i dispositivi di protezione individuale dovranno essere indossati anche in qualsiasi auto o piccolo furgone durante una lezione di guida, un esame pratico di guida o durante una delle prove pratiche per il conseguimento della patente.

Il nodo viaggi

I test molecolari sono obbligatori e richiesti a tutti coloro che arrivano nel Regno Unito. Da oggi e almeno per le prossime tre settimane, infatti, tutti i passeggeri in entrata dovranno aver già acquistato online, prima della partenza, un test PCR da effettuare entro il secondo giorno dall’arrivo in Gran Bretagna. Chi sbarca senza prenotazione (che dovrà essere indicata sul Passenger Locator Form anticipatamente), rischia una multa immediata in aeroporto di mille sterline. Il test va acquistato da uno dei fornitori privati autorizzati dal governo britannico, e può costare anche centinaia di sterline a testa.

Variante Omicron e terza dose - vademecum - meteoweek.com
variante Omicron di Covid-19 – meteoweek.com

Si sottolinea, poi, che all’arrivo nel Paese vige l’obbligo di isolarsi fino a che non si riceve il risultato (negativo) del test: procedura, questa, che può richiedere anche un paio di giorni. Ristabilita, inoltre, la lista rossa dei Paesi in cui non sarà possibile viaggiare – a causa della diffusione della nuova variante Omicron. I Pesi in questione sono: Sud Africa, Botswana, Eswatini, Lesoto, Namibia, Zimbabwe, Angola, Malawi, Mozambico e Zambia. Solo ai cittadini britannici è consentito l’ingresso nel Paese se provenienti da una delle nazioni finite in lista rossa: l’arrivo, tuttavia, prevede una quarantena di dieci giorni in un hotel designato dalle autorità al costo di 2.285 sterline a persona.

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Natale a rischio?

Mentre il governo si prepara a valutare l’impatto della nuova variante, le regole rimarranno in vigore per le prossime tre settimane. I dati di riferimento in merito al successo o meno dell’applicazione di tali misure, verranno esaminati la settimana prima di Natale. Alla domanda sulla possibilità di annullare i piani natalizi, il professor Paul Moss, dell’Istituto di immunologia e immunoterapia dell’Università di Birmingham e membro del gruppo consultivo scientifico per le emergenze (Sage), ha dichiarato a Sky News: “Non penso che dobbiamo preoccuparci troppo in questa fase… Le misure che abbiamo messo in atto hanno buone possibilità di stabilire un certo controllo sulla situazione. I due modi che stiamo adottando per cercare di controllare i contagi sono: uno, un cambiamento comportamentale per ridurre la trasmissione del virus; due, le restrizioni di viaggio e le mascherine al chiuso”.

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“Quello che abbiamo visto con il Covid-19 – ha proseguito l’esperto – è che le cose cambiano molto rapidamente. E penso che avremo bisogno di almeno tre settimane per valutare il quadro generale”. Dal canto suo, il ministro della Salute, Sajid Javid, ha spiegato che le misure al momento (re)introdotte non resteranno in vigore “un giorno più del necessario”. Se fra tre settimane, dati alla mano, la variante Omicron si rivelerà meno pericolosa di quanto temuto, verranno eliminate.

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