Covid, Mondo. Gli Stati Uniti tornano su livelli allarmanti

La pandemia torna nuovamente  su livelli allarmanti in Usa,  i contagi da Covid superano i 100 mila al giorno e i decessi quota 1000

Stati Uniti. La media dell’ultima settimana è di 114.150 nuovi casi, con un incremento del 52,4%, e di 1257 morti (+42%), lo riferisce il Washington Post. La popolazione che ha già completato il ciclo vaccinale resta ancora al di sotto del 60% (59,8%). New York ha annunciato altri tre casi della variante omicron del coronavirus, portando a otto il numero dei casi statali legati alla nuova variante. Sette di loro sono stati trovati a New York City e l’altro è nella contea di Suffolk. Il Massachusetts, il Connecticut e lo stato di Washington hanno annunciato i loro primi casi sabato, un giorno dopo che New Jersey, Georgia, Pennsylvania e Maryland hanno segnalato i loro primi casi. Il Missouri ha annunciato venerdì il suo primo caso presunto. La variante è stata rilevata anche in Nebraska, Minnesota, California, Hawaii, Colorado e Utah. “La variante Omicron è qui e, come anticipato, stiamo assistendo all’inizio della diffusione nella comunità”, ha affermato il commissario statale per la salute Mary Bassett in un comunicato stampa.  Il numero di persone che risultano positive al virus  è raddoppiato negli ultimi 30 giorni.

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Giappone. Un cittadino giapponese di 30 anni rientrato in Giappone dall’Italia il primo dicembre scorso è risultato positivo alla nuova variante Omicron. I media giapponesi non comunicano ulteriori dettagli ma sottolineano che sale così a tre il numero di casi della nuova variante già diagnosticati nel Paese. Il primo caso confermato è stato isolato in un uomo risultato positivo al coronavirus dopo essere rientrato dalla Namibia lo scorso 28 novembre. Secondo il portavoce del governo, Hirokazu Matsuno, l’uomo è arrivato all’aeroporto internazionale di Narita a Tokyo, e non risulta che da allora sia entrato in contatto con altri soggetti. Al momento le autorità giapponesi non hanno segnalato alcun altro caso sospetto. Il governo del Giappone ha deciso di vietare il rientro nel Paese dei residenti stranieri provenienti da 10 Paesi africani dove è già diffusa la variante Omicron del coronavirus. La nuova misura, tesa a contenere la nuova variante del Coronavirus, è entrata in vigore il 2 dicembre, e rimarrà in vigore “per il tempo a venire”, ha annunciato il segretario capo di gabinetto e portavoce dell’esecutivo giapponese, Hirozaki Matsuno.

 

Austria. Prende forma il Disegno di legge per l’obbligo vaccinale in Austria, che entrerà in vigore a febbraio: i no vax riceveranno ogni tre mesi un invito ufficiale dal ministero della sanità a farsi immunizzare. In caso di inottemperanza scatta ogni volta una multa da 600 euro, che diventa una super-ammenda da 3.600 euro per chi non la paga entro i termini stabiliti. Sono esentati dall’obbligo bambini sotto i 14 anni, donne incinte, chi è guarito da meno di 180 giorni e altre persone che non possono essere vaccinate per motivi medici. Le donne che hanno partorito e i ragazzi che compiono 14 anni hanno un mese di tempo per ricevere la prima dose. L’obbligo di vaccinazione, che si applicherebbe da febbraio, comprende una prima vaccinazione, una seconda vaccinazione e una terza vaccinazione (al più presto 120 e al più tardi 270 giorni dopo la pre-vaccinazione). Secondo il progetto di legge, saranno riconosciuti i vaccini di Biontech e Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson. Il testo prevede che i soldi raccolti attraverso le sanzioni siano indirizzati agli ospedali locali. La vaccinazione resterà obbligatoria fino ad almeno il 31 gennaio 2024

Francia. La Francia ha registrato 51.624 casi di contagio da Covid nel Paese nelle ultime 24 ore. I dati fanno alzare a 41mila la media di contagi settimanali dai 30mila precedenti. La scorsa settimana la media era di 28mila. I nuovi ricoveri sono 694, inclusi 119 in gravi condizioni. I decessi sono 113.

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Germania. Un tavolo pieno zeppo di medicine, flaconi e confezioni di farmaci. E’ la foto condivisa sui social dal Rottal-Inn Kliniken, complesso ospedaliero della Bassa Sassonia, che ha voluto mostrare la quantità di medicinali necessaria per assistere un paziente ricoverato per Covid. Un messaggio diretto ed esplicito ai No vax più accaniti, sperando di convincerli ad aderire alle vaccinazioni. La situazione in Bassa Sassonia composto da tre cliniche a Eggenfelden, Pfarrkirchen e Simbach am Inn, è sull’orlo del collasso a causa dell’impennata di contagi e di conseguenti ricoveri in tutto il Paese. “Se non ci fosse stata una grande operazione di trasferimento dei pazienti – afferma Bernd Hirtreiter, il direttore della struttura sanitaria – saremmo già collassati”. La preoccupazione dilaga anche tra il personale infermieristico, che è sul fronte Covid per la quarta volta. “I dipendenti sono sempre più esausti – aggiunge Hirtreiter – e anche arrabbiati, perché così tanti pazienti sono lì dove non sarebbe stato necessario se ci fosse stata più disponibilità alla vaccinazione e ai richiami”.

Intanto altri 58 casi positivi alla variante Omicron sono stati rilevati, sabato, nei Paesi Ue e dello Spazio economico europeo (Islanda, Norvegia e Liechtenstein), per un totale di 167 casi finora, in 17 Stati. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie informa che il Portogallo, che conserva forti legami con Angola e Mozambico, ex colonie, è il paese che registra più contagi con 34 casi. Il Lussemburgo riporta il suo primo caso, mentre altri casi “probabili” di Omicron sono sotto esame in diversi Paesi. La maggioranza dei positivi alla variante scoperta in Sudafrica ha viaggiato nel continente, fatta eccezione per i contagi sequenziati in Belgio, Germania, Spagna. Tutti i casi per cui sono disponibili indicazioni sull’intensità dei sintomi sono asintomatici o lievi, conferma l’Ecdc. Finora non è stato registrato alcun morto tra i positivi alla variante Omicron, anche se, avverte l’agenzia con sede a Stoccolma, il numero dei casi è troppo basso per capire se lo spettro dei sintomi provocati dalla variante differisca o meno da quello delle precedenti versioni del Sars-CoV-2.

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