Patrick Zaki trasferito nel carcere di Mansura, martedì prevista la terza udienza

Secondo quanto conferma la sorella del giovane ricercatore, Patrick Zaki è stato trasferito nel carcere di Mansura. Martedì in programma la terza udienza del processo: il 30enne rischia fino a 5 anni di carcere.

Patrick George Zaki - meteoweek
Patrick George Zaki trasferito nel carcere di Mansura – meteoweek.com

Patrick Zaki rischia una condanna fino a cinque anni di carcere, nel processo a suo carico che è cominciato con la prima udienza del 14 settembre scorso. Le udienze (si terrà martedì prossimo la terza) si stanno svolgendo a Mansura, città a nord del Paese, ed è per questo motivo che il ragazzo è stato trasferito dal carcere di Tora, a Il Cairo. A confermarlo è Marise George, la sorella di Patrick George Zaki, che tuttavia non è stata in grado di fornire altre indicazioni. “Sì, lo hanno trasferito, ma non sappiamo nient’altro“, ha affermato Marise a richieste di precisazioni su data e motivo del trasferimento.

Trasferito nel carcere di Mansura, martedì la terza udienza

“Purtroppo era previsto che con l’approssimarsi della fine della detenzione preventiva dei 24 mesi, da quell’enorme castello di prove segrete mai messe a disposizione della difesa sarebbe presa una delle tante per mandarlo a processo. È uno scritto del 2019 in cui Patrick avrebbe preso le difese della minoranza copta perseguitata in Egitto”, aveva spiegato mesi fa il portavoce di Amnesty International, Riccardo Noury.

Al momento non si sa ancora quante udienze si terranno, tuttavia Patrick Zaki rischia una pena fino a cinque anni di carcere. “Già nelle settimane scorse avevamo avvisato il Governo italiano che poteva esserci uno sviluppo accelerato. Ora ogni minuto che passa in cui da parte dell’Italia non si fa nulla è un minuto che viene perso drammaticamente e colpevolmente”, aveva ricordato sempre in quell’occasione Riccardo Noury.

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Martedì prossimo si terrà proprio a Mansura la terza udienza del processo a carico dello studente egiziano dell’università di Bologna, finito sotto accusa per diffusione di false informazioni attraverso articoli giornalistici e detenuto in carcere da ormai 22 mesi. Come già annunciato da una sua legale, l’udienza servirà al pool di avvocati per presentare una memoria difensiva. Secondo una rappresentante dell’Eipr (ong egiziana per la quale Patrick lavorava come ricercatore), sarà il giudice monocratico della Corte della Sicurezza dello Stato per i reati minori della città natale di Zaki a decidere se aggiornare ancora l’udienza o pronunciare una sentenza di condanna o assoluzione inappellabile.

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In tribunale si recheranno anche i diplomatici italiani oltre che di altri Paesi (su richiesta dell’ambasciata italiana), che avranno la funzione di monitorare il processo. Si ricorda che Patrick era stato arrestato il 7 febbraio del 2020, dopo essere tornato in Egitto per una vacanza. I 19 mesi di custodia erano stati giustificati con accuse di propaganda sovversiva fatta attraverso dieci post su Facebook, mentre nel rinvio a giudizio l’accusa è quella di “diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese” sulla base di tre articoli giornalistici scritti.

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