Berlusconi:«Risparmio e finanza fattori sviluppo Italia, Pnrr porti a solida ripresa»

«Per rendere strutturale il rimbalzo del Pil bisogna impiegare le risorse, come il governo si è impegnato a fare, in interventi strutturali e non spese assistenziali», ha detto il leader di Forza Italia

Silvio Berlusconi-(Photo by Giorgio Cosulich/Getty Images)

Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, in un colloquio con Milano Finanza, parla del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Berlusconi spiega che «Piazza Affari può essere un fattore di rilancio dell’Italia dopo il Covid, deve esserlo. La Borsa è il volano della ripresa economica. I soldi del Pnrr vanno usati bene». In merito alle prossime elezioni al Colle e nazionali Berlusconi pone l’accento sul fatto che «in Italia c’è un disagio che merita risposte politiche, M5s ha dato voce a questo disagio».

Il leader di Forza Italia prosegue spiegando che «il voto al Movimento Cinque Stelle, dal quale siamo lontanissimi, nasceva da motivazioni tutt’altro che ignobili o irragionevoli. Nasceva dallo stesso disagio e dallo stesso fastidio per un certo tipo di politica per la quale è nata Forza Italia. I 5 Stelle non sono riusciti a dare una rappresentanza a questa Italia, ma hanno dato voce a un disagio reale, che merita rispetto, attenzione, e anche delle risposte». 

Berlusconi-Meteoweek.com

In merito al settore economico, «quello che conta è avere un sistema borsistico che consenta alle aziende di capitalizzarsi e ai risparmiatori di investire in modo sicuro e trasparente. Il risparmio degli italiani è una grande ricchezza: sarebbe importante, anche tramite incentivi fiscali, convogliarlo nella ripresa e nello sviluppo del Paese. Finanza e risparmio possono essere le due chiavi, insieme agli aiuti europei del Recovery Fund, perché il Pnrr sia davvero il volano di una ripresa forte, solida, che non lasci indietro nessuno», dice ancora Berlusconi.

«Per rendere strutturale il rimbalzo del Pil», prosegue, «bisogna impiegare le risorse del Pnrr, come il governo si è impegnato a fare, in interventi strutturali e non spese assistenziali o semplici operazioni tampone per dare un po’ di ossigeno in situazioni di crisi. Bisogna anche affrontare le tre grandi riforme delle quali parlo da molto tempo: quella fiscale, quella della burocrazia, quella della giustizia»

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In merito a Mediaset, l’ex premier sottolinea come si stia «sempre più internazionalizzando, nella prospettiva della creazione di quel gruppo televisivo europeo che da sempre è nei nostri sogni e che oggi è un’assoluta necessità, per avere la massa critica e la dimensione necessaria per competere con i grandi player della produzione audiovisiva».

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«Bisogna che le grandi testate giornalistiche sappiano darsi un ruolo diverso dal passato», quando erano l’unica fonte di divulgazione delle notizie. Oggi, a causa dell’incontrollato tam-tam di  informazioni, il compito dei media è «dare un significato, un filo conduttore e un vaglio critico alle notizie. Metterle per così dire “in ordine”, senza naturalmente imporre la propria verità, ma fornendo ai lettori gli strumenti per fare scelte consapevoli», chiosa il leader di Forza Italia.

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