Turismo, crisi nera del settore: perso il 50% in presenze di stranieri

Federalberghi lancia l’allarme, il Covid sta mettendo il settore turistico in ginocchio. Quasi tutti annullati i meeting e le conferenze

L’industria del turismo sta conoscendo il periodo più buio. I dati degli ultimi mesi sono drammatici con un calo del 34,8% di turisti rispetto al 2021, più esattamente -52,8% di stranieri e -16% italiani. In totale 146 milioni di visitatori in meno. I dati del disastro sono forniti da Federalberghi durante la presentazione del report annuale con il ministro del Turismo Massimo Garavaglia.

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Secondo Banca d’Italia, la spesa dei turisti è calata del 61,4%, passando da un giro di affari di 30,7 milioni di euro a soli 11,9 milioni. Nelle città a più alta attrazione turistica, il tasso di occupazione camere registrato nei primi dieci mesi dell’anno da Res-Str è del 31,8% a Roma, del 34,4% a Venezia, del 34,5% a Firenze e del 35,4% a Milano. In tutte queste città, il calo rispetto al 2019 è superiore al 50%.

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Basti ricordare, a titolo d’esempio, che la scorsa stagione invernale – afferma il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucaraè stata completamente azzerata, che meeting e congressi sono ancora soggetti a limitazioni. Ben che vada, il settore ricettivo italiano chiuderà il 2021 con una perdita di quasi 10 miliardi di euro, in calo di oltre il 36% rispetto al 2019. Nei due anni, la perdita complessiva è di circa 24 miliardi di euro“.

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