Cisl, truffa ai danni dell’Inps: sequestro di 600mila euro

ll Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano ha eseguito un sequestro preventivo da oltre 600mila euro, in un’indagine del pm Paolo Storari, a carico di “alcune sigle sindacali” lombarde della Cisl per una presunta truffa ai danni dell’Inps “attraverso l’indebita fruizione di ‘aspettativa sindacale non retribuita’”.

Secondo quanto è emerso anche dall‘Ansa, esponenti del sindacato assunti da alcune società divenivano accondiscendeti, accomodanti e corrompibili, sfruttando la legge sull’aspettativa sindacale non retribuita, maturando i contributi senza i versamenti.

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“L’ipotesi di reato, secondo l’Ansa per la quale sono in corso le indagini preliminari – scrive il procuratore di Milano Riccardo Targetti – riguarda una possibile truffa perpetrata ai danni dell’Inps posta in essere dalle queste associazioni attraverso l’esigere una prestazione indebita, vale a dire non dovuta, chiamatasi “aspettativa sindacale non retribuita’”. La polizia di Milano ha eseguito un sequestro preventivo da oltre 600mila euro, in un’indagine guidata dal sostituto procuratore Paolo Storari di alcune Cisl della suddetta città per una presunta truffa ai danni dell’Inps “attraverso l’indebita fruizione di “aspettativa sindacale non retribuita”, con la quale si intende una parziale o totale riduzione dell’orario di lavoro presso l’amministrazione pubblica, per espletare il proprio mandato all’interno di un’organizzazione sindacale.

Secondo l’accusa numerosi sindacalisti, pur lavorando in via esclusiva presso le associazioni sindacali, sarebbero stati formalmente assunti da società disposte ad assecondare le richieste altrui, senza avervi mai lavorato” questo solo per far sì che i sindacati potessero giovare dello sgravio contributivo, agevolazioni concesse alle imprese ed ai datori di lavoro che accettano di assumere alcune categorie di lavoratori, e riduzioni sugli oneri che i datori di lavoro devono corrispondere all’INPS ed hanno l’obiettivo di incentivare le assunzioni.

In particolare, le Cisl coinvolte sono quella di Milano Metropoli, la Filca Cisl Milano Metropoli, la Fim-Cisl Milano Metropoli, la Fim Territorio dei Laghi di Varese, l’Unione Sindacale Territoriale Cisl Bergamo, la  Femca Cisl dei Laghi Como Varese, la Femca Cisl Lombardia.

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Il gip Anna Calabi, rimane perplessa sul perché le imprese private si siano prestate ad assecondare quello di cui citato sopra. Il gip in questione, inoltre, sostiene che i lavoratori non erano coscienti di tale truffa, per cui risualtano essere non responsabili di quanto accaduto. Essi sembrano essere stati usati come meri strumenti del sistema d’impresa e manovra truffaldina.

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Tra i 12 sindacalisti Cisl coinvolti troviamo anche il dirigente della Cisl Milano Renato Zambelli, già responsabile Expo, Gilberto Magone, ex segretario generale aggiunto della Cisl Milano, Alberto Pluda, segretario generale della Cisl di Brescia, Massimo Zuffi, segretario generale della Femca Cisl Milano Metropoli. Sarebbero loro, secondo l’accusa, ad aver organizzato la presunta truffa all’Inps, facendo assumere fittiziamente da aziende più corrompibili, alcuni sindacalisti.

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