Natale 2021, dalle feste del 2020 le cose sono cambiate (e di molto)

Siamo nel pieno delle festività natalizie e, ripensando allo scorso anno, ci si potrebbe dimenticare quanto le cose siano migliorate. Un parallelo tra Natale 2021 e Natale 2020.

Natale 2021, dalle feste del 2020 le cose sono cambiate (e di molto) 26.12.21 1280p - meteoweek.com

Molti morti ed una campagna vaccinale che non aveva ancora creato barriere per il virus. Dpcm che si susseguivano spasmodicamente, coprifuoco e visite ai familiari quasi impossibili. Questa è la descrizione di uno dei Natali che sarà più difficile dimenticare, quello del 2020. Nonostante questo molti non notano i progressi fatti dal 2020 al 2021. Guardando ai dati ed alle restrizioni di quest’anno è possibile affermare che tante cose sono cambiate e che questo è un Natale quasi normale.

Il confronto dei dati, Natale 2021 vede meno morti (merito dei vaccini)

La vigilia di Natale 2020 era possibile leggere il bollettino Covid che segnalava quasi 18.000 nuovi casi. Qualcuno potrebbe dire che siano meno della metà dei casi rilevati il 24 dicembre di quest’anno ma il punto rilevante è la percentuale di morti. Quest’anno, infatti, abbiamo quasi 5 volte meno decessi per Covid ed un terzo dei ricoveri rispetto al Natale 2020.

La ragione della minore letalità del Covid è l’immunizzazione raggiunta con la campagna vaccinale iniziata lo scorso 27 dicembre. Lo scorso Natale, infatti, la campagna vaccinale non era ancora nemmeno partita.

Un Natale più libero e con meno provvedimenti

Un Natale più libero e con meno provvedimenti 26.12.21 740p - meteoweek.com

Era il 3 dicembre 2020 quando l’allora presidente del consiglio Giuseppe Conte firmava il rigido Dpcm sugli spostamenti. Vigeva il coprifuoco dalle 10 di sera alle cinque del mattino, fino alle sette il giorno di Capodanno. Dalla vigilia di Natale fino alla fine delle feste a gennaio ci si poteva spostare solo in una abitazione privata, nella stessa regione, una volta al giorno.

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Anche la visita di familiari e amici era fortemente limitata nel periodo festivo. Bar e centri commerciali erano chiusi, non era possibile andare a sciare.  I locali, invece, potevano restare aperti fino alle 18:00 e non ci si poteva sedere in più di 4 (se non conviventi). Anche cinema, teatri e musei erano chiusi.

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Questo lungo (e triste) elenco di restrizioni fortunatamente oggi è solo un ricordo. Alcune restrizioni persistono ma senza impedire del tutto le esperienze che caratterizzano il periodo delle feste. Addirittura, cosa impensabile lo scorso anno, si pensa ai viaggi turistici all’estero. Draghi ha infatti previsto le regole per il rientro in Italia. Se l’anno scorso era previsto il confinamento per tutti, oggi solo per chi non è vaccinato o chi è immunizzato (quarantena+tampone).

 

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